Fi, "pazza idea" di Berlusconi. Le chiavi del partito al capo del Coni Malagò

Rumors: l'invito a Villa Certosa in Sardegna e la proposta ufficiale. Ma il numero uno dello Sport avrebbe gelato il Cavaliere: "No, grazie". Silvio smentisce

Politica
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Silvio Berlusconi avrebbe offerto le chiavi di Forza Italia al presidente del Coni Giovanni Malagò, reduce dai trionfi olimpici di Tokyo. Ma il numero uno dello Sport avrebbe risposto: "No, grazie". L'incontro - si legge su Repubblica - è avvenuto a Villa Certosa in Sardegna, costruito grazie alla diplomazia di Gianni Letta, amico di entrambi. Così si sarebbe arrivati a sondare Malagò.

Una mossa a sorpresa, un rinnovamento radicale che nelle intenzioni permetterebbe di ricostruire l’immagine del partito. "Ci dai una mano?", avrebbe detto l’ex premier al numero uno del comitato olimpico. Per Berlusconi, d’altra parte, le vittorie olimpiche sono marketing positivo.

Sovrapporre - prosegue Repubblica - Forza Italia a quei trionfi, mescolare slogan pop e politica sono un marchio di fabbrica. Creare una sorta di Partito dello Sport, vincente e con una guida che non arriva dalla politica. La chiave politica sarebbe ovviamente quella della stabilità. Di una forza politica poco sovranista e molto “draghiana”.

Ma la storia non sembra avere avuto un lieto fine. Perché Malagò ascolta, è lusingato dalla proposta, si prende qualche giorno per ragionarci. Si consulta con gli amici. Infine ringrazia e rifiuta. Il retroscena però è stato direttamente smentito dallo stesso Silvio Berlusconi. Una nota della presidenza di Forza Italia afferma infatti che "le notizie diffuse oggi dal quotidiano La Repubblica sono destituite di ogni fondamento". "L'incontro dei giorni scorsi - spiega ancora il comunicato - ha avuto come unico argomento lo sport: il presidente Berlusconi si è complimentato con il presidente del Coni per l'ottimo lavoro, testimoniato tra l'altro dai risultati sportivi dell'Italia di questa estate". 

A villa Certosa è stato visto anche l’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Il senatore centrista è un altro amico del leader. Un moderato che sogna, anche lui, la scalata del Colle. Forse il piano di riserva del leader azzurro.