Finto co.co.co. all'addetto stampa, condanne a Bellanova e al Pd salentino

La Corte di appello di Lecce ha dichiarato colpevole l'ex ministra e i dem. Una causa pendente da 8 anni, devono risarcire 50mila euro

Politica
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Guai per Bellanova (Iv) e il Pd, risarcimento da 50mila €

Teresa Bellanova (Iv) e il Pd sono stati condannati dalla Corte di appello di Lecce per aver "sfruttato" un lavoratore, e non un raccoglitore di pomodori vessato dal caporale di turno, ma un ufficio stampa: il loro. Maurizio Pascali - si legge sul Fatto Quotidiano - aveva preteso di essere messo in regola e per questo è stato trascinato in tribunale, in sede penale, con l’accusa di aver diffamato l'ex ministra di Italia Viva. Lei in tv aveva anche gridato alla truffa, al tentativo di estorsione nei suoi confronti da parte del collaboratore.

Ma il tribunale d'appello, dopo un iter durato 8 anni - prosegue il Fatto - ha deciso di dare ragione al lavoratore, come hanno confermato i testimoni dello stesso coordinamento salentino del Pd, lavorava da mattina a sera e quando necessario pure nei weekend e negli orari più svariati, garantendo una presenza fissa, anzi esclusiva nei rapporti con la stampa. Altro che prestazione resa in autonomia, come sostenevano Bellanova e il Pd salentino. E così il conto è presto fatto: 50 mila euro da risarcire (la maggior parte dal Pd, il resto da Bellanova) a Pascali per il lavoro svolto in tre anni.