Fisco, gli italiani promuovono la "collaborazione". No alle sanzioni. Analisi

La riforma delle tasse è un tema cruciale per il futuro della maggioranza e del governo di Centrodestra

di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista
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(fonte  pixerpay)
Politica

Fisco, gli italiani ritengono di vivere in un Paese ingiusto

Il rapporto tra gli italiani e il fisco è un tema di grande rilevanza, spesso oggetto di dibattiti e discussioni anche accese e caratterizzate da vere e proprie contrapposizioni ideologiche. Ma cosa dicono i sondaggi di opinione? Da una ricerca di Noto Sondaggi, svolta a fine 2023 per “IlSussidiario.net”, risulta che il 68% degli italiani ritiene assolutamente urgente una riforma fiscale adeguata: meno tasse, più scelta sui servizi e rigorosi interventi sulle sanzioni, favorendo però una premialità nelle collaborazioni tra fisco e cittadini. Inoltre, oltre l’80% degli italiani considera le tasse troppe (come numero e tipologie) ed eccessivamente onerose, oltre che complicate da pagare: la maggioranza assoluta denuncia, infatti, di aver avuto dubbi e difficoltà burocratiche nei rapporti con il fisco, con una quota che tra i lavoratori autonomi raggiunge addirittura il 75%.

Dunque, secondo l’opinione pubblica nazionale bisogna abbassare le tasse e farlo in modo rapido e selettivo. Inoltre, un dato davvero interessante è che la maggioranza assoluta degli italiani, potendo decidere, preferirebbe pagare meno tasse e avere più libertà di scegliere i servizi (pubblici o privati) cui rivolgersi, piuttosto che pagare di più avendo una maggiore garanzia di servizi pubblici efficienti. E globalmente, pensando a quanto si paga oggi al fisco (sia direttamente con le tasse che indirettamente sotto forma di imposte e tributi vari), la maggioranza dei nostri concittadini si sente in credito rispetto alla qualità dei servizi ricevuti (pensa cioè che essi non siano all’altezza delle tasse pagate). Tutto ciò premesso, la maggioranza degli italiani (52%) approva l’indirizzo del governo in materia di riforma fiscale (specie al Nord, dove la quota va oltre il 60%). Inoltre, il 46% apprezza l’obiettivo espresso dal governo di voler affermare un nuovo modo di intendere i rapporti con il fisco, ossia puntando a favorire un rapporto di cooperazione e collaborazione reciproca tra cittadini e fisco.

Da ultimo, nei confronti dell’evasione o di altre situazioni irregolari con il fisco, la maggioranza degli italiani (60%) ritiene che si debba puntare soprattutto a prevenire le irregolarità, mentre il solo 30% opta per una linea sanzionatoria dura a prescindere e vuole che gli evasori vadano sempre puniti senza se e senza ma. In definitiva, gli italiani sposano pienamente l’idea del governo di premiare “comportamenti collaborativi” con il fisco, in modo da ridurre l’evasione e l’elusione fiscale.

Insomma, la proposta di riforma fiscale del governo Meloni è un importante asset politico, e se venisse realizzata contribuirebbe notevolmente a consolidare il consenso nei confronti dell’attuale maggioranza. Il punto è che, sinora, non si è percepita una grande volontà governativa di andare davvero avanti, fino in fondo e rapidamente, in questa direzione. E gli italiani, nel frattempo, stanno a guardare, sempre più convinti di vivere in un Paese ingiusto quanto a politica fiscale. Nella seconda parte della legislatura, in vista delle successive elezioni politiche, il tema diventerà davvero cruciale per i destini di consenso dell’attuale maggioranza.