"Vi spiego il Pnrr dalla A alla Z". L'intervento di Fitto a La Piazza

L'intervento del ministro agli Affari europei e al Pnrr Raffaele Fitto a La Piazza di affaritaliani.it

di redazione politica
Raffaele Fitto e Angelo Maria Perrino. Foto: Nick Zonna
Politica

Pnrr, Fitto: "Abbiamo fatto un lavoro responsabile e con una visione"

Il ministro degli Affari europei Raffaele Fitto, intervenendo a La Piazza - il Bene comune a Ceglie Messapica, ha affermato che il lavoro fatto sul Pnrr dal governo è "non solo resposanbile" ma dà "l'idea di una visione sulla quale ci stiamo confrontando". Fitto ha detto che il govenro ha "costruito con una serie di scelte su una visione complessiva del piano. Precedentemente si era ragionato sull'avvio del piano senza una visione" fino alla conclusione del piano. E ha ricordato che il governo ha "una responsabilità di governo che ci porta a guardare fino a giugno 2026".

In particolare, all'interno della revisione presentata, rientra anche il programma RePower come "capitolo aggiuntivo", presenntato sulla base di una direttiva europea seguente all'invasione dell'Ucraina. La Commissione europea - ha ricordato Fitto - ha approvato sia il lavoro fatto sulla terza e quarta rata".

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Pnrr: Fitto, perche' critici non parlarono in fase approvazione? 

"Per noi sarebbe stato molto semplice nasconderci dietro a quello che abbiamo trovato. il dibattito italiano ha bisogno di una comparazione, quello che accade in Italia e quello che accade in Europa. Pe rl'italia il Pnrr e' una sfida non paragonabile a quella di altri Paesi europei". Lo ha detto il ministro Raffele Fitto intervenendo alla kermesse di Affaritaliani, a Ceglie Messapica in provincia di Brindisi. "L'Italia ha scelto di prneder eper intero la disponbilita' di risorse a debito ed ha aggiunto trentamilia a debito. Il Pnrr italiano e' di 230 miliardi di euro. Dietro a ogni misura c'e' un mondo fatto di una grande complessita'. Ci siamo insediati a fine ottobre, abbiamo raggiunto trenta dei 55 obiettivi. L'abbiamo fatto raggiungendo una intesa con la Commissione Europea", ha aggiunto Fitto. "Ora si tratta di spenderli e di spenderli bene. Non e' che il Pnrr lo abbiamo fatto noi", sottolinea poi Fitto: "Il silenzio che e' regnato sovrano durante l'approvazione del Pnrr, oggi e' diventato un dibattito politico. Non e' che possiamo immaginare che quello che non e' stato fatto allora, lo possiamo fare oggi".

Pnrr: Fitto, con Commissione Europea abbiamo obiettivi comuni

"In Commisisone europea c'e' una trattativa, posso esprimere un giudizio positivo per il lavoro fatto fino ad oggi. Ora abbiamo un lavoro importante con l'obiettivo comune fra noi e loro e sono convinto che si possa continuare a lavorare bene nei prossimi mesi nell'interesse dell'Italia". Lo dice il ministro Raffaele Fitto partecipando alla kermesse di Affaritaliani a Ceglie Messapica. 

PNRR: FITTO "ARRIVO TERZA RATA È IMMINENTE"

"Ritengo che l'arrivo materiale della terza rata del Pnrr sia imminente, perché di fatto si sta concludendo l'iter". Lo ha detto il ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto, intervenuto a 'La Piazza - Il Bene Comune', la kermesse di Affaritaliani organizzata a Ceglie Messapica (Brindisi). "Avendo avuto l'approvazione delle modifiche" al piano da parte della Commissione UE, "anche la quarta rata, entro il 31 dicembre, sarà portata a casa: questo a noi sembra un grandissimo risultato", sottolinea. "Ora si tratta di spenderli e di spenderli bene".

PNRR: FITTO "NESSUN DEFINANZIAMENTO DEI PROGETTI"

"Non corrisponde al vero l'idea del definanziamento dei progetti" del Pnrr. Lo afferma il ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto, intervenuto a 'La Piazza - Il Bene Comune', la kermesse di Affaritaliani organizzata a Ceglie Messapica (Brindisi). "Dobbiamo dire con chiarezza che tutti i progetti che riguardano i Comuni sono progetti che erano precedenti al Pnrr, sono stati presi e inseriti dentro al Pnrr", ma ci sono dei problemi" legati "all'ammissibilità": ad esempio, "i due piani urbani integrati che prevedono lo stadio di Firenze e di Venezia" sono stati ritenuti "inammissibili dalla Commissione europea", ricorda. "Quindi cosa facciamo? Troviamo una soluzione oggi oppure aspettiamo tra un anno o due, quando non ci sarà la possibilità di risolvere questo problema? Ci sarebbe la beffa di dovrebbe restituire" i fondi, ricorda. "Il nostro compito è anche riuscire ad avere una visione unica, di insieme, per salvaguardare questi interventi e poter utilizzare queste risorse". 

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