Forza Italia cerca il rilancio con le imprese. Fascina grande assente

L’obiettivo di crescere nei consensi anche in settori «cari» agli alleati come l’agricoltura. L'ex compagna di Berlusconi non partecipa alla vita del partito

Politica

Industria e agricoltura. Forza Italia cerca il rilancio, ma senza Fascina

"Forza Italia è favorevole alle privatizzazioni, che non significa svendita del patrimonio dello Stato. Mi pare che un obiettivo positivo sia quello di incassare circa 20 miliardi, può essere già un percorso iniziale positivo”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Forum Economia della Consulta di Forza Italia a Milano. “Vedo che i risultati della cessione di una parte delle quote di Mps è andata nella giusta direzione - ha osservato Tajani -. Sono lieto che il presidente del Consiglio e il governo abbiano accolto favorevolmente la posizione di Forza Italia a sostegno delle privatizzazioni. Quindi, dovrà essere valutato nell’interesse dello Stato quali saranno gli introiti”.

Secondo il Corriere della Sera, Forza Italia sta provando a rilanciarsi riannodando i fili del legame col mondo delle imprese. "L’obiettivo di crescere nei consensi anche in settori «cari» agli alleati come l’agricoltura", si legge, cercando di superare il 10% alle urne per le elezioni Europee. 

Ma la grande assente dalla convention così come dalle strategie per il rilancio è Marta Fascina. Secondo il Corriere della Sera, si registrano "chiacchiere e qualche veleno nel partito dopo la convention: neanche stavolta s’è vista", per Fascina che è rimasta assente "lunghi nove mesi dai lavori parlamentari". Racconta Fabrizio Roncone: "Dopo la morte del Cavaliere, l’onorevole Fascina rimane a Villa San Martino, tra putti dorati e lampadari sempre accesi come a Versailles. I racconti fatti filtrare: vive immersa nel lutto, non riesce a immaginare la sua vita senza Silvio (che, intanto, le ha lasciato in eredità 100 milioni d’euro). Compare, di colpo, l’8 agosto allo stadio di Monza, Trofeo Berlusconi: rigida, un bacio sulla guancia di Pier Silvio, e poi via, di corsa. Un mese dopo spedisce una lettera ai giovani di FI riuniti a Gaeta: «Troppo forte il dolore per l’uomo che ho amato, non posso essere con voi». Non va nemmeno a Paestum, dove è stato organizzato un evento per ricordare il Cavaliere. Fa sapere: piango sempre". Ancora oggi, sembra sempre più defilata dalla vita del partito.

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