Francia, FdI allo scoperto su Affari: "Alleanza tra Repubblicani e Le Pen"
Parla il vice-presidente della Camera Fabio Rampelli
"Rifiutare le solite minacce di comodo pretestuosamente imbastite su presunte accuse di estremismo e anti democraticità"
"Il tramonto del macronismo da un lato e la vittoria larga della destra dall’altro hanno caratterizzato il primo turno delle elezioni francesi. Il punto ora è semplice: ci sarà una svolta? Tutte le tifoserie sono in movimento, ma è la politica che dovrebbe prevalere sull’appartenenza e promuovere lo scongelamento del sistema francese. A prescindere da chi vincerà".
Fabio Rampelli, vice-presidente della Camera di Fratelli d'Italia, commenta con Affaritaliani.it l'esito del primo turno delle elezioni legislative francesi che ha visto trionfare la destra del RN di Le Pen e Bardella. Nel turno di ballottaggio si manifesterà questa possibilità in virtù del complesso meccanismo transalpino che prevede desistenze, ritiri e convergenze tra più candidati. Si sarà insomma obbligati a scegliere delle alleanze".
"Non è tanto importante chi vincerà nei ballottaggi quanto capire se l’Europa potrà finalmente contare, in una delle sue nazioni più importanti, sulla contendibilità del potere. Per raggiungere questo scopo i Repubblicani (ex gaullisti) devono costruire l’alleanza con il Rassemblement National, cioè rifiutare le solite minacce di comodo pretestuosamente imbastite su presunte accuse di estremismo e anti democraticità. Come se esistesse un’autorità terza, distinta dal popolo, che abbia titolo a decidere chi possa e chi non possa governare una nazione democratica. Ultimo appiglio ormai che possa salvare la sinistra europea in diversi Stati, Italia compresa, da una lunga astinenza nella gestione del potere, frutto di decenni di scelte sbagliate e di egemonia delle classi dominanti a discapito del ceto medio e delle fasce più deboli della società", conclude Rampelli.