Fratelli d'Italia, botte tra candidati. Scontri, testate e denunce a Napoli

Diodato, già in Comune con An, accusa Nonno, consigliere regionale: “Mi ha spaccato la fronte”. E poi passa con Maresca

Politica
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Sono volate parole grosse e si è arrivati anche alle mani nella sede di FdI a Napoli. Questo e' quanto racconta il consigliere regionale e comunale Marco Nonno, che si è presentato alla consegna della lista con la maglia sporca di sangue e ha accusato l'ex consigliere regionale Pietro Diodato di avere una condotta riprovevole, annunciando una denuncia nei suoi confronti. "Diodato sosteneva di non essere adeguatamente sostenuto dal partito ed e' andato dal candidato sindaco, Catello Maresca, per chiedere di essere candidato in una sua civica - dice Nonno - non essendo riuscito nel suo tentativo e' tornato da noi, ma a quel punto gli abbiamo detto che non c'era piu' lo spazio per una sua candidatura". In segno di ripicca, prosegue Nonno, "ha cercato di rubare alcuni documenti relativi alle candidature e di scappare via con questo faldone". A quel punto, "lo abbiamo fermato e nel tentativo di recuperare il faldone sono stato colpito da una sua gomitata. Provvedero' certamente a denunciarlo.

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Diodato racconta la sua versione attraverso un post su Facebook: "Sono stato aggredito nella sede di Fratelli d'Italia con una testata che mi ha spaccato la fronte, da quel delinquente di Marco Nonno, che voleva impedire la mia candidatura al consiglio comunale e quella dei miei amici nelle municipalita' - scrive - spalleggiato da alcuni personaggi 'palestrati', utilizzati per la bisogna, ha trasformato la sede del mio partito in un covo personale per imporre la sua legge con la violenza". Diodato spiega di essere quindi "scappato, per rifuggiarci con i miei sotto le insegne della legalita' di Catello Maresca. E con lui, senza alcuna paura combatteremo la buona battaglia". "A Napoli - conclude - in questo momento, Fratelli d'Italia non e' un luogo sicuro per le persone perbene. Pur sapendo che la stragrande maggioranza e' costituita da persone perbene, ma e' vittima del terrore che esercita questo soggetto" Poi, posta una fotografia davanti un manifesto di Maresca.