G20, dichiarazione finale: affrontare le conseguenze della pandemia

Politica
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I Paesi del G20 restano determinati ad utilizzare tutti gli strumenti disponibili per tutto il tempo necessario per affrontare le conseguenze negative della pandemia di Covid-19. E' quanto si legge nella dichiarazione finale del summit, secondo cui si continuera' a rivolgere l'attenzione, in particolare, verso le categorie piu' colpite, come donne, giovani e lavoratori informali e poco qualificati, e contro le disuguaglianze. "Nel 2021, l'attivita' economica globale si e' ripresa a un ritmo sostenuto, grazie all'introduzione di vaccini e al continuo sostegno politico. Tuttavia, la ripresa rimane molto divergente tra e all'interno dei Paesi ed esposta a rischi al ribasso, in particolare la possibile diffusione di nuove varianti di Covid-19 e ritmi di vaccinazione irregolari", si legge nella dichiarazione. "Continueremo a sostenere la ripresa, evitando il ritiro prematuro delle misure di sostegno, preservando la stabilita' finanziaria e la sostenibilita' di bilancio a lungo termine e salvaguardando dai rischi di ribasso e dalle ricadute negative. Le banche centrali stanno monitorando da vicino le attuali dinamiche dei prezzi. Agiranno secondo necessita' per adempiere ai loro mandati, compresa la stabilita' dei prezzi, esaminando al contempo le pressioni inflazionistiche laddove sono transitorie e rimanendo impegnati a una chiara comunicazione delle posizioni politiche", prosegue il documento. I Paesi del G20, inoltre, confermano di voler restare "vigili sulle sfide globali che stanno impattando" sulle loro "economie, come le interruzioni nelle catene di approvvigionamento. Lavoreremo insieme per monitorare e affrontare questi problemi man mano che le nostre economie si riprenderanno e per sostenere la stabilita' dell'economia globale". Le principali economie del mondo, inoltre, si impegnano "a portare avanti l'agenda lungimirante stabilita nel piano d'azione del G20 aggiornato nell'aprile del 2021 e accogliamo con favore il quarto rapporto sui progressi. Riaffermiamo gli impegni sui tassi di cambio assunti dai nostri ministri delle finanze e governatori delle banche centrali nell'aprile del 2021".