Da Giggino a Renzi: gara dei politici per impossessarsi di Piero Angela

Non ha fatto neppure in tempo a tirare le cuoia che i politici si sono gettati a palla per associare il loro nome a uno dei più noti giornalisti d'Italia

Di Giuseppe Vatinno
Piero Angela
Politica
Condividi su:

Addio a Piero Angela, più ciarliera la sinistra più contrita la destra: le reazioni della politica 

Piero Angela non ha fatto neppure in tempo a tirare le cuoia che i politici si sono gettati a palla per associare il loro nome a quello di uno dei più popolari giornalisti d’Italia, uno che si tira dietro carrettate di consenso. Più ciarliera la sinistra più contrita la destra.

Il più veloce, e c’era da non immaginarselo? - è stato lui, Giggino ‘a cartelletta che come ministro degli Esteri ha twittato un eloquente:

“La Farnesina piange la scomparsa di Piero Angela. Giornalista di grande spessore, testimone di eventi storici della nostra epoca e divulgatore dell'eccellenza scientifica e culturale italiana nel mondo, resterà un esempio per le future generazioni”.

Enrico Letta, segretario del Pd, più furbamente ha pure evitata la fatica di scrivere ed ha decretato un minuto di silenzio durante la direzione Pd di oggi pomeriggio.

Carlo Calenda non si è sprecato ed ha telegrammato un: “Scompare un simbolo della storia moderna italiana. Un uomo che con semplicità e competenza ha saputo parlare a tutti gli italiani di cultura e di scienza. Ci mancherà enormemente.”

Più poetico ed ispirato invece Matteo Renzi: “Dolore per la notizia, gratitudine per tutto ciò che ci ha insegnato. E per come l'ha fatto. Che la terra gli sia lieve". Nicola Fratoianni, la butta invece sul positivismo materialista: "Ci rattrista che Piero Angela ci abbia lasciato: per tante generazioni è stato il simbolo della curiosità, della ricerca e della scienza. Ha avuto un ruolo importantissimo nell'arricchimento culturale degli italiani e nel contrasto ai troppi pregiudizi ancora presenti. Siamo davvero grati al suo impegno di divulgazione. Ci mancherà". 

Romano Prodi sulla dimensione pacioccona e sociale: "Piero Angela ha saputo affascinare e avvicinare alla storia, alle scienze, all'arte intere generazioni. Oggi perdiamo un uomo di grande cultura che ha saputo raggiungere davvero tutti grazie alle sue straordinarie e uniche capacità comunicative. Il mio pensiero va alla sua famiglia e a tutti coloro che gli sono stati amici".

Il ministro della salute Roberto Speranza anche lui sul materialismo dialettico marxista: "Il giornalismo italiano, la divulgazione della scienza e della medicina, il tenace impegno contro la disinformazione perdono un grande maestro. Addio a Piero Angela".

La ministra Elena Bonetti c’ha invece imparato a cucinare: "La scienza nelle case, affascinante e semplice, patrimonio di tutti. Così Piero Angela ce l'ha fatta amare. Che grande giornalista abbiamo avuto. Riposi in pace".

Silvio Berlusconi è colpito dalla sua cortesia: "Apprendo con profondo dolore la notizia della scomparsa di Piero Angela. Era un signore colto e gentile, rappresentava uno stile e un modo di fare televisione che ho sempre apprezzato. La sua professionalità e la sua cortesia mancheranno al mondo dell'informazione televisiva. Sono vicino al dolore del figlio Alberto e dei familiari".

L’ex sindaca torinese Chiara Appendino la butta sul regionalismo: "Piero Angela è stato uno dei più illustri cittadini che Torino abbia potuto vantare nella sua storia. Un esempio di come attraverso la cultura si possa illuminare la strada alle future generazioni per le sfide che dovranno affrontare"

Stringato Salvini: "Addio a Piero Angela. Un grande italiano" Come del resto la Meloni: “È stato un grande divulgatore scientifico”.