"Garantiremo diritto di cronaca": il Procuratore Coccioli si insedia a Matera

Cinquantaseienne, nel suo discorso ha omaggiato la figura del magistrato antimafia Rosario Livatino. Ha lasciato il suo incarico di procuratore aggiunto a Bari.

di Fabiana Agnello
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Il Procuratore Coccioli si insedia a Matera. Presente anche Roberto Rossi

«La legge sarà il nostro faro»: così Alessio Coccioli, neo procuratore capo di Matera, durante il discorso pronunciato nel suo primo giorno di lavoro nel Palazzo di giustizia della Città dei Sassi, in cui ha incontrato i rappresentanti istituzionali, delle forze dell’ordine e degli avvocati. Significativa la presenza del procuratore di Bari, Roberto Rossi, che ha voluto condividere con il collega il giorno dell’insediamento.

«Ho iniziato da Taranto, dove l’Ilva era il nostro pane quotidiano» ha ricordato il procuratore tarantino, entrato in magistratura nel 1996 presso la procura del capoluogo jonico, e ripercorrendo la propria carriera consolidata da un ricco bagaglio di esperienza e un curriculum professionale di rilievo. Alessio Coccioli, nel 2009, ha poi assunto l’incarico di sostituto procuratore presso il Tribunale di Lecce, con funzioni di sostituto della Direzione Distrettuale Antimafia guidata da Cataldo Motta.

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Nel 2018 il passaggio a Bari con la promozione a procuratore aggiunto, dove ha coordinato il pool di magistrati dei reati contro la pubblica amministrazione, coordinando, fra le varie indagini, l’inchiesta sugli appalti della Protezione civile che ha portato in carcere l’ex dirigente della Protezione Civile Mario Lerario, colto in flagrante dagli investigatori della Guardia di Finanza. E, da ultimo, l’inchiesta che fa tremare la politica barese e pugliese, da lui coordinata sul «clan» di Lady Preferenze, l’ex assessore Anita Maurodinoia, e Sandro Cataldo, il marito presunto «manovratore» delle campagne elettorali della moglie e della sua cerchia di amici portatori di voti di preferenza comprati e pagati 50 euro l’uno.

«Riparto da zero per rimettermi in gioco» ha proseguito Coccioli, esaltando «l’eccezionale livello delle colleghe», essendo collaborato da cinque sostitute procuratrici, ed evidenziando l’assenza di vacanze in procura, poiché gli organici sono al completo.

«La legge sarà il nostro faro, lavoreremo insieme in silenzio e garantiremo il diritto di cronaca perché una informazione distorta non fa un buon servizio al cittadino», con buona pace dei giornalisti che stanno attraversando una fase di dubbi e perplessità derivanti dal recente emendamento Costa.

Il Procuratore Alessio Coccioli ha ringraziato il predecessore Pietro Argentino, andato in pensione a settembre dello scorso anno, e ha concluso il suo discorso omaggiando la figura del magistrato Rosario Livatino che ha fatto della fede e del diritto il faro della propria lotta alla mafia.