Vannacci: "Frociaggine, perché la Sinistra e Lgbtq non denunciano il Papa?"

L'intervista al generale candidato con la Lega alle Europee: "Sono parole che si utilizzano nel gergo comune e che non devono scandalizzare nessuno"

Di Alberto Maggi
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Politica

"Come mai Pucciarelli e Calenda non insorgono dando al Papa dell"omofobo e istigatore dell'odio?"

 

"Sono parole che si utilizzano nel gergo comune e che non devono scandalizzare nessuno. Sono espressioni di carattere familiare ed è assurdo che qualcuno gridi all'eretismo, siamo alla solita assurdità del politicamente corretto". Il generale Roberto Vannacci, candidato indipendente nelle liste della Lega alle elezioni europee dell'8-9 giugno, commenta con Affaritaliani.it le parole di Papa Francesco sui gay ("frociaggine" e "fuori dai seminari tutte le checche").

Ma il punto chiave per Vannacci sono "i due pesi e le due misure. Come mai nessuno è insorto? Come mai non ci sono stati 104 esposti in 104 Procure italiane come è accaduto con il sottoscritto? Come mai Pucciarelli (giornalista di Repubblica ndr) e Calenda non insorgono dando al Papa dell'omofobo e istigatore dell'odio? E come mai nessuno dice nulla e nessuno si scandalizza a partire dall'onorevole Zan che afferma che io sia un pericoloso e un violento che dissipa odio? E allora l'onorevole Zan e tutti gli altri perché non dicono le stesse cose di Papa Francesco?".

"Tutto ciò - sottolinea Vannacci - certifica la totale ipocrisia della sinistra e delle varie associazioni Lgbtq etc... che quando parla il sottoscritto organizzano manifestazioni in piazza scontrandosi con la polizia e lanciando i sex toys e quando parla il Papa stanno zitti e lasciano che tutto passi sottotraccia evitando addirittura di evidenziare quanto accaduto. La smettano con questa ipocrisia e vivano in un mondo normale dove la gente pensa, parla, ride, scherza, si esprime, critica, e grida ai quattro venti evviva la libertà", conclude il generale.