Giovanni Malagò cerca di blandire Draghi ma viene mazziato

Chi è Malagò, un personaggio di potere discusso e che sta simpatico a pochi ed è considerato nel migliore dei casi facente parte del generone romano

Di Giuseppe Vatinno
Giovanni Malagò
Politica
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Elezioni, Malagò fa di professione il Presidente del Coni che lo vede impegnato per un terzo mandato avuto nel 2021

Giovanni Malagò fa di professione il Presidente del Coni che lo vede impegnato per un terzo mandato avuto nel 2021.

La sua carriera è piena di asperità e controversie se si guarda l’apposita sezione di Wikipedia se ne avrà immeditata contezza.

Epico lo scontro con Di Battista che lo incontrò casualmente all’aeroporto di Fiumicino e fu da lui infastidito trivialmente tanto che lo stesso Malagò dichiarò:

"Per Di Battista sono un coatto che minaccia? Me l'hanno riferito, anche i miei amici più cari mi hanno detto tante cose, affettuose e ironiche, ma onestamente non penso di essere un coatto. Penso che la mia vita e il mio stile dicano qualcosa di diverso, ma anche su questo rispettiamo le opinioni di tutti".

Sempre Di Battista lo ha attaccato recentemente: "Malagò (uomo dalle infinite relazioni di potere) ha sostanzialmente dato del bugiardo al presidente della Federazione Tennis Angelo Binaghi, il quale aveva ricordato le 'manovre mediatiche' di Malagò per proibire sia al numero 1 al mondo Novak Djokovic che ai tennisti russi di partecipare agli Internazionali di Roma. Richieste ridicole e ancor più puerili se avanzate dal Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, ovvero colui che dovrebbe difendere lo sport e i suoi valori".

Ma questa è solo la punta dell’iceberg di un personaggio di potere discusso e che sta simpatico a pochi ed è considerato nel migliore dei casi facente parte del generone romano.

Figlio di Vincenzo Malagò, che fu per molti anni vicepresidente della AS Roma, è stato coinvolto in una vicenda, anche penale, che ha visto l’annullamento della laurea in Economia e Commercio da parte de La Sapienza a Roma poi riottenuta a Siena.

L’ultima che il presidente del Coni ha combinato è il tentativo di ingraziarsi il premier in scadenza Mario Draghi e così ha sfruttato la premiazione al Quirinale della squadra di Pallavolo che ha vinto il mondiale:

“I ragazzi erano visibilmente felici e commossi anche per l’attenzione delle massime autorità del Paese, dello Stato e del Governo che hanno dimostrato riconoscenza. Hanno vinto loro, lo sport e l’Italia”.

Peccato che lo stesso Draghi lo avesse invece bastonato nel suo discorso alla squadra vincitrice:

"Non siete soltanto dei professionisti, ma siete dei grandissimi campioni. In passato ho scherzato sul fatto che, all'inizio in questo governo, l'Italia vinceva di tutto, vinceva medaglie d'oro alle Olimpiadi, gli Europei di calcio di pallavolo, l'Eurovision e anche il premio Nobel per la Fisica. E che, da questo momento magico, si era poi affievolito. Una serie di delusioni in campo sportivo. Bene, insieme alle atlete e gli atleti che hanno trionfato agli europei di Roma di nuoto, avete interrotto questo momento negativo”.

Non è sfuggito l’accenno polemico del premier ad “una serie di delusioni in campo sportivo”.

Evidente il riferimento alla clamorosa eliminazione della nazionale di calcio dalla fase finale dei mondiali in Quatar.

Insomma a Malagò il tentativo di lisciare il pelo a Draghi è andato male ed ora si prepara ad affrontare il nuovo governo probabilmente di centro - destra ricordando che il governo giallo verde e nello specifico la Lega nord cercò di sfilargli tutto il potere.