Giustizia, Nordio stregato dalla sua vice. Lascia il capo di gabinetto Rizzo

Il Guardasigilli stravede per la "zarina" Giusi Bartolozzi e la chiama addirittura "ministra". Sarà lei a sostituire il magistrato dimissionario

di redazione politica
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Giusi Bartolozzi
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Giustizia, ecco chi comanda davvero al Ministero. Giusi Bartolozzi e il potere

Scossone in Via Arenula, si dimette il capo gabinetto di Nordio e sembra che dietro questa decisione ci sia una donna. Si tratta di Giusi Bartolozzi, la sua vice che però in realtà per il Guardasigilli è più di una dirigente, tanto che - si legge su Repubblica - la chiama addirittura "ministra". Così il magistrato che Nordio aveva scelto come capo di gabinetto Alberto Rizzo, ex presidente del tribunale di Vicenza, ha chiesto al Csm di rientrare in servizio. Annebbiata la fama di essere uno bravo che sapeva pure organizzare l’ufficio, come racconta chi l’ha conosciuto quand’era al Nord, ma che ha cominciato subito ad annaspare. Rizzo - stando alla ricostruzione di Repubblica - si sarebbe reso conto che nella vita e nella stanza di Nordio era un’altra la magistrata con assoluto potere, Giusi Bartolozzi.

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Amica strettissima del Guardasigilli, sempre seduta nella sua stanza, a un’incollatura da lui nei momenti strategici, consigliera pure per i rapporti con la stampa, tant’è - prosegue Repubblica - che controlla domande e risposte. Bartolozzi era deputata di Forza Italia nella scorsa legislatura, poi passata al gruppo misto dopo una lite su un emendamento che non voleva firmare. Tant’è che ieri al Csm dicevano di lei che sarà di sicuro la nuova “capa” di gabinetto "perché già ora si comporta da padrona e detta legge nelle riunioni". Rizzo voleva andar via da tempo, tant’è che ha presentato ben tre domande al Csm, per la presidenza dei tribunali di Modena e Firenze, nonché per la Corte d’Appello di Brescia. E qui eccolo protagonista pure di una norma ad personam come maligna Enrico Costa di Azione.