Elezioni, Lega sotto il 12%? Salvini si scorda il ministero dell'Interno

La voce clamorosa che può terremotare il governo di Centrodestra

Di Alberto Maggi
Matteo Salvini e Giorgia Meloni 
Politica
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Berlusconi vuole Tajani sottosegretario alla presidenza Consiglio per "controllare" Meloni


Una voce. Una voce clamorosa e che potrebbe terremotate il prossimo, probabile, governo di Centrodestra. Il rumor arriva direttamente dai piani alti del Centrodestra, in particolare da Fratelli d'Italia della possibile nuova premier Giorgia Meloni: Se domenica 25 settembre la Lega dovesse restare sotto il 12%, con una percentuale decisamente deludente rispetto alle previsioni, il segretario Matteo Salvini si scorderebbe il ministero dell'Interno.

All'indomani del raduno record di Pontida, con 100mila presenze, nel Carroccio è tornato l'ottimismo e Salvini ha lanciato l'affondo finale per conquistare "voto su voto" fino a domenica. E quindi nella Lega non c'è preoccupazione, piuttosto la speranza di poter sconfiggere i gufi e sorprendere la sera del 25 settembre.

Ma tanto da FdI quanto da Forza Italia mettono in chiaro che i numeri sono numeri e se la Lega dovesse restare sotto il 12% Salvini non potrebbe chiedere la poltrona del Viminale, che a quel punto andrebbe a un esponente di Fratelli d'Italia. E per il leader del Carroccio non ci sarebbe nemmeno il ruolo di vicepremier.

Trovano invece conferme, con il via libera di FdI, le voci che danno il numero due di Forza Italia Antonio Tajani come sottosegretario alla presidenza del Consiglio con Meloni presidente del Consiglio. Silvio Berlusconi vuole mettere il suo uomo più vicino e fidato (Tajani è vicepresidente del Ppe e ha guidato il Parlamento europeo) a controllare la leader di FdI, in particolare nel rapporto con Bruxelles e sulla chiara collocazione europea e atlantica dell'Italia.