Governo, nessuna dimissione del ministro cingolani

"Centrati tutti gli obiettivi. Questa nuova fase non ha più bisogno di me". Ma la transizione ecologica non è mai neanche iniziata, pesano i dissidi col M5s

Politica
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Governo, Cingolani: "Nuova fase, io non servo più"

Lo staff del ministro Cingolani precisa che la notizia non corrisponde al vero in quanto non ha mai annunciato le sue dimissioni

"Il mio compito è esaurito, lascio l'incarico", è questo quello che il fisico-manager (in aspettativa) di Leonardo - si legge sul Fatto Quotidiano - ha spiegato al giornale di settore, Staffetta Quotidiana. "Abbiamo centrato gli obiettivi posti da Draghi nel 2021. Ora c’è un problema di implementazione. E questa fase non ha bisogno di uno col mio profilo". Secondo Cingolani, i compiti assegnati erano tre: scrivere la parte del Pnrr che gli competeva; riorganizzare il neonato ministero e predisporre le Semplificazioni normative (le norme “Sblocca cantieri”). Tutti e tre sarebbero stati centrati, dice il ministro scienziato: “Si poteva essere più veloci, ma come risultato non è male". A chi ha potuto parlarci, Cingolani ha provato poi a ridimensionare l’uscita, ma nessuna smentita.

Al netto delle sparate, - prosegue il Fatto - nei Palazzi romani è convinzione diffusa che la sua avventura sia al termine, che Draghi resti a Palazzo Chigi o salga al Colle. Pesa l’equivoco di fondo di un tecnico indicato da Beppe Grillo ma espressione di un partito, i 5Stelle, di cui ha fatto a pezzi la linea ambientalista. Pesa anche il caos che regna al ministero. “È l’unico che è messo peggio di quando siamo partiti”, si dolgono a Palazzo Chigi. Il ministro non è riuscito a dare ordine alla macchina amministrativa, già di suo caotica, e che mal sopporta il suo stile.

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