Governo, Cingolani: "Sto cercando lavoro. Non voglio più fare il ministro"

Il responsabile del dicastero della transizione ecologica conferma il suo passo indietro. Ma ora sul gas è meno ottimista: "Dovremo fare del risparmio"

Politica
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Cingolani cambia idea: "A settembre diversi possibili scenari"

Roberto Cingolani lascia. Il ministro della transizione ecologica conferma quanto già preannunciato, non farà parte del futuro governo, sarà qualcun altro a doversi occupare della transizione ecologica. "Per il mio futuro - svela Cingolani a Filo Rosso su Rai Tre - sto cercando lavoro, la mia esperienza si conclude come tecnico del governo Draghi. Sono stato onorato di servire il Paese, non ho intenzione di continuare a fare il ministro e tornerò a fare il mio lavoro, che è un lavoro di natura tecnico scientifica". Sulla crisi energetica - si legge sul Corriere della Sera - il ministro sembra meno ottimista rispetto a poco tempo fa. La domanda che tutti si fanno è che cosa succederà se la Russia dovesse decidere di interrompere definitivamente le esportazioni di metano verso l’Europa.

"È previsto - spiega Cingolani - che all’inizio della prossima settimana si tenga una riunione a Bruxelles a cui parteciperà una nostra task force". Sul tavolo ci sarà la fattibilità tecnica del tetto al prezzo del gas su cui la stessa presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha manifestato la sua disponibilità a trovare un punto di caduta tra i 27 Paesi membri. "In Europa - prosegue il ministro - c’è un comitato d’emergenza che lavora sul tema della crisi energetica e se, come forse sarà, i russi chiuderanno anche in parte l’erogazione di gas, dovremo sicuramente fare del risparmio. A ogni modo, sulla disponibilità di gas in autunno, presenteremo le simulazioni per i diversi scenari ai primi di settembre".