Governo, Conte o Salvini? Chi esce prima? E' gara: il secondo è "fregato"

Governo, la chiave di lettura delle tensioni politiche di queste ore

Di Alberto Maggi
Matteo Salvini e Giuseppe Conte
Politica
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Governo, Conte e Salvini vogliono entrambi andare all'opposizione senza però far cadere Draghi


Gara tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini a chi esce prima dal governo senza però farlo cadere e per inguaiare l'altro. E' questa la chiave di lettura di quello che sta accadendo in questo fine giugno bollente (non solo per Caronte) della politica romana. Da un lato l'ex premier e leader del Movimento 5 Stelle furioso per le presunte telefonate (timidamente smentite da Palazzo Chigi) di Mario Draghi a Beppe Grillo per rimuovere Conte. Dall'altro il segretario della Lega sempre più nervoso per il blitz targato Pd che vuole arrivare entro l'autunno all'approvazione in Parlamento di due leggi che sono come fumo negli occhi per gli elettori di destra, la legalizzazione della cannabis e lo Ius Scholae.

Ma veniamo alla gara. Se Conte lascia maggioranza e governo i numeri per andare avanti con Draghi ci sono comunque, ma se se ne va anche Salvini si chiude tutto e si va di corsa alle elezioni politiche anticipate. Il discorso vale anche al contrario. E il secondo a staccare la spina verrebbe additato agli occhi dell'opinione pubblica come il killer del governo in una fase delicatissima, con la guerra in Ucraina che non sembra proprio finire a breve, con la crisi economica e l'inflazione boom e con il Covid che sta rialzando la testa preoccupando gli esperti in vista del prossimo inverno.

In sostanza nessuno dei due vuole restare con il cerino in mano ma entrambi vogliono arrivare a settembre dalla comoda posizione dell'opposizione che, come insegna l'esempio di Giorgia Meloni e di Fratelli d'Italia, garantisce un ottimo trampolino di lancio per il consenso elettorale a ridosso del voto. In definitiva chi arriva secondo in questa gara, Conte o Salvini, sarebbe costretto a restare nel governo, per non diventarne il killer, con una posizione assai scomoda agli occhi degli elettori. I temi per uscire dalla maggioranza non mancano.

Per la Lega, come detto, sono la legalizzazione della cannabis e lo Ius Scholae (e su questi dossier il Pd non ha alcuna intenzione di fermarsi) mentre per il Movimento si va dal naufragio del Superbonus edilizio del 110% al termovalorizzatore di Roma. E ovviamente, sia per Conte sia per Salvini, c'è sempre la polemica dell'invio di altre armi all'Ucraina. Insomma, la lettura dei fatti di queste ore che stanno terremotando il Palazzo, con Draghi che torna prima a Roma dal vertice Nato di Madrid, è la corsa M5S-Lega a chi esce per primo dal governo. Chi vincerà?