Governo, Draghi: "Dimmi almeno cosa non va". Poi lo strappo con Salvini

Il premier, una volta accertato che il problema della Lega era solo politico, ha deciso di tirare dritto sulla riforma del catasto

Politica
Condividi su:

Governo, Draghi: "Dimmi almeno cosa non va". Poi lo strappo con Salvini

Nel governo Draghi ieri si è registrato uno strappo, la Lega su ordine del suo leader Matteo Salvini, ha deciso di disertare il Consiglio dei ministri per protesta contro la riforma del Catasto. In tarda mattinata, - si legge sul Corriere della Sera - quando il ministro leghista Garavaglia solleva problemi di merito e di metodo sulla riforma del fisco, il presidente del Consiglio comprende che il nodo è solo politico. Perciò non accoglie la richiesta del Carroccio di posticipare il varo del provvedimento, e lo fa con una battuta che non lascia adito a dubbi: "Se vuoi usare questi venti minuti che abbiamo a disposizione per esaminarlo...". Garavaglia capisce che non ci sono spazi di mediazione, fa per alzarsi e dice: «Non so se parteciperemo al Consiglio dei ministri».

A quel punto - prosegue il Corriere - Draghi lo incalza: «Spiegami almeno qual è il problema». La risposta del rappresentante della Lega è rivelatrice: «Penso sia il catasto». E così dicendo ammette che il problema è politico. Il premier ora ne ha la prova e saluta Garavaglia in modo tranciante: «Vorrà dire allora che lo spiegherà Salvini». D’altronde poco prima che iniziasse la riunione, Giorgetti aveva anticipato ad un dirigente del suo partito che «Matteo ci ha detto di non partecipare al Consiglio dei ministri». E quando gli era stato chiesto quale fosse la linea, il titolare dello Sviluppo Economico aveva risposto: «Boh, chiedete a lui».