Governo Draghi dopo il voto con Letta e Meloni vice, gli altri alla Baggina
I poteri forti e l'Europa premono per dare continuità all'esecutivo e per evitare spaccature nel fronte anti-Putin (e anti-Cina)
Si va verso il Draghi-bis, con Meloni e Letta vicepremier
C'è un rumor clamoroso che Affaritaliani.it ha raccolto da una fonte accreditata: il prossimo presidente del Consiglio sarà ancora Mario Draghi. Il quale, dopo aver staccato la spina al governo dei migliori non si è più esposto, togliendosi al più qualche sassolino dalla scarpa. Il motivo è presto detto: l'Europa, i poteri forti, gli Usa hanno paura che un governo di centro-destra possa essere eccessivamente ammiccante nei confronti di Vladimir Putin e creare una scollatura nel blocco Occidentale che ora deve anche vedersela con la grana cinese. Da qui l'idea, portata avanti dal fedelissimo di Draghi Francesco Giavazzi: un governo guidato ancora una volta dall'ex-banchiere centrale con vicepremier i leader dei due partiti accreditati del maggior numero di voti - Fratelli d'Italia e Pd - cioè Giorgia Meloni ed Enrico Letta. I ministri? Tutti di altissimo livello, sulla scorta di quanto avvenuto con l'ultimo esecutivo di Draghi. C'è un'ulteriore angolatura che le nostre fonti riferiscono: l'interesse di Giavazzi per un "Governo dei migliori bis" deriverebbe dal desiderio di concludere una carriera di rilievo con un incarico prestigioso, magari come presidente di Eni che, nel 2023, deve rinnovare i vertici. E gli altri leader di partito, da Salvini a Di Maio, da Calenda a Fratoianni? Per loro si profila un futuro alla "Baggina".