Governo, Franco premier con Draghi al Quirinale. Ministri: chi entra, chi esce

Governo, in corsa per Chigi anche Cartabia. Tajani all'Interno, al Pd i Trasporti, alla Lega l'Istruzione e...

Di Alberto Maggi
Daniele Franco
Politica
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Draghi al Quirinale? Verso l'accordo per il governo
 


 

Mario Draghi verso il Quirinale, dunque, e il governo? Ovviamente tutto si tiene e il lavoro certosino dietro le quinte, fatto di continue trattative tra i leader, comprende anche l'esecutivo. Nella maggioranza si ragiona già sul futuro assetto del governo che dovrebbe (condizionale d'obbligo) arrivare fino al termine della legislatura.

Per il ruolo di premier - di fatto sarebbe un semi-presidenzialismo alla francese con Draghi al Colle - il nome più quotato è quello di Daniele Franco, seguito a ruota da quello di Marta Cartabia. Mentre l'altro nome che era stato fatto, quello di Vittorio Colao, non convince né il M5S né la Lega. Il nuovo esecutivo vedrebbe l'uscita di gran parte dei tecnici (resterebbe solo Cartabia alla Giustizia con Franco premier o, viceversa, Franco all'Economia con Cartabia premier) e l'ingresso di altri politici.

Enrico Letta e Giuseppe Conte - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - non farebbero parte della squadra, ma il Pd porterebbe Paola De Micheli o Graziano Delrio ai Trasporti e alle Infrastrutture al posto di Enrico Giovannini. Per i pentastellati, invece, si parla della nomina a ministro della Transizione Ecologica di Mario Turco, uno dei cinque vicesegretari di Conte al posto di Roberto Cingolani. Per LeU Roberto Speranza confermato alla Salute.

Quasi certo l'ingresso al governo di Antonio Tajani, numero due di Forza Italia, che potrebbe prendere il posto di Luciana Lamorgese al Viminale. Un compromesso tra la Lega, che vorrebbe mettere o direttamente il segretario Salvini o in alternativa Nicola Molteni, e il Pd che si oppone a un esponente del Carroccio (in particolare al segretario).

Salvini incerto se entrare nell'esecutivo, ma per la Lega potrebbe esserci la promozione al ruolo di ministro dell'Istruzione dell'attuale sottosegretario Rossano Sasso, con l'uscita del tecnico Patrizio Bianchi (la scuola in presenza è uni cavalli di battaglia della Lega insieme al caro-bollette).

Confermati gli altri nomi politici di tutti i partiti della maggioranza. Ovviamente siamo ancora in fase di trattative e qualcosa potrebbe cambiare e qualche tassello va ancora aggiunto, ma l'impianto, sia che il premier diventi Franco o Cartabia, è quello di uns squadra quasi tutta politica. Unico modo - spiegano fonti qualificate - per salvare la legislatura ed evitare le elezioni anticipate senza più SuperMario a Palazzo Chigi.