Governo, Franceschini strizza l'occhio a Salvini: "Lega moderata? La svolta"
Il ministro della Cultura lancia segnali al leader del Carroccio: "Anche se avversari potremmo condividere in futuro europeismo e atlantismo"
Governo, Franceschini-Salvini: la strana e inaspettata alleanza
Il governo ha ripreso i lavori dopo l'elezione del presidente della Repubblica, ma qualcosa anche all'interno della maggioranza è cambiato. Gli equilibri sono mutati dopo la difficile partita del Colle e tutti i partiti hanno mostrato le loro fragilità. Il M5s è ormai spaccato al suo interno con due fronti contrapposti, da una parte chi sta con Giuseppe Conte e dall'altra chi tifa per Di Maio, con in più la grana dell'azzeramento di tutte le cariche deciso dal tribunale di Napoli. Anche il centrodestra ha i suoi problemi, con la Lega e Fratelli d'Italia sempre più divisi. E proprio di questo difficile momento approfitta il Pd per lanciare un amo all'alleato di governo, la Lega. "Non ho nessun titolo per entrare nelle dinamiche di un altro partito, - spiega il ministro della Cultura Dario Franceschini a Repubblica - ma vedo che anche Salvini si sta positivamente interrogando sul futuro posizionamento della Lega. Finita questa fase di unità nazionale noi e la Lega resteremmo sempre avversari, ma potremmo condividere lo stesso sistema di punti di riferimento. A cominciare da europeismo e atlantismo".
"Questo - prosegue Franceschini a Repubblica - può essere anche l’anno della svolta per il nostro sistema politico, ci sono tutte le condizioni perché questo accada. Fortunatamente ci siamo lasciati alle spalle le fasi della casta, della rottamazione e del sovranismo. Oggi alla politica viene richiesta competenza, esperienza e buon senso nel risolvere i problemi. E noi ora abbiamo l’assetto migliore per dare queste risposte, con Mattarella al Quirinale e Draghi alla guida del governo. Una soluzione che, per una volta, risponde a quello che chiedevano insieme i cittadini, l’Europa e le forze sociali".
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