Dell'Olio (M5S): "Accanimento contro di noi. Al governo fin quando ha senso"

Il senatore Dell'Olio spiega la delusione del partito di Conte

Di Alberto Maggi
Gianmauro Dell'Olio
Politica
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"Il M5S ha dichiarato il sostegno al governo Draghi, ma non può essere l’unico a comportarsi con lealtà"


"Io onestamente non ho capito se c'è stata una smentita o meno da parte del presidente del Consiglio. Poi ho visto che Draghi, dopo Conte, è andato al Quirinale da Mattarella. Sono strani questi incontri al Colle, tutta questa storia è particolare". Così il senatore del Movimento 5 Stelle Gianmauro Dell'Olio ad Affaritaliani.it sul caso delle presunte telefonate di Draghi a Grillo per chiedere di rimuovere Conte dalla guida dei 5 Stelle.

"Una cosa è certa, però, c'è un accanimento nei confronti delle misure del Movimento che sono sacrosante. Prendiamo il Superbonus del 110%, ha realizzato la crescita del Pil che conosciamo, Von der Leyen ha detto che va bene e tutta l'Ue ha detto che deve andare avanti, anche se magari in modo differente. Stiamo attendendo una riformulazione per la cessione dei crediti del Superbonus che risolva il problema, ma al momento non c’è nulla di risolutivo sul tavolo da parte del MEF. Sul tema del termovalorizzatore di Roma, poi, è solo una boutade del sindaco Gualtieri. Anche se venisse approvato, nonostante i poteri speciali, è impossibile che venga realizzato in 4 o 5 anni. Si tratta di una tecnologia vecchia, che nemmeno l'Europa vuole e che non serve a salvare Roma dal disastro. Tutti criticavano Raggi, specie sui giornali ogni giorno. Ora che c'è Gualtieri e la situazione a Roma è perfino peggiorata, nessuno osa dire nulla contro il sindaco del Pd, che cerca di sviare l’attenzione con la “soluzione” dell'inceneritore".

Ma il Movimento resterà nel governo Draghi? "Come ha spiegato Conte, staremo fino a quando ha senso starci. Mi auguro che il Presidente Draghi e il Presidente Conte riescano a trovare una quadra che permetta di continuare a lavorare per il bene del Paese: il M5S ha dichiarato il sostegno al governo Draghi, ma non può essere l’unico a comportarsi con lealtà, quando gli altri gruppi politici, da IV a Lega e FI non perdono occasione in Aula per affermare i propri punti politici personali e smarcarsi dal governo che dicono di sostenere. Ieri Lega e FI hanno votato (senza successo) un emendamento contro i loro stessi Ministri, e la settimana prima Renzi si è astenuto dal votare la riforma della giustizia….C’è altro da aggiungere?", conclude il senatore Dell'Olio.