Governo Meloni, il programma in anteprima. Tutti i punti chiave

Governo Meloni: Flat Tax incrementale al 15%, ministero per il mare e...

Di Alberto Maggi
Giorgia Meloni
Politica
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Governo Meloni, sostegno alle imprese utilizzando una parte dei fondi che oggi vanno al Reddito di cittadinanza

L'Italia di Giorgia Meloni. Se, come tutto lascia pensare, si arrivasse davvero alle elezioni politiche anticipate tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, il Centrodestra è nettamente favorito e, come dicono tutti i sondaggi, Fratelli d'Italia dovrebbe risultare il primo partito della coalizione se non d'Italia. Giorgia, classe 1977, sarebbe così la prima presidente del Consiglio donna d'Italia, in un momento difficilissimo tra guerra in Ucraina, allarme inflazione, ritorno della pandemia e cambiamenti climatici che stanno stravolgendo la vita di cittadini e imprese.

Affaritaliani.it, parlando con i massimi esponenti di Fratelli d'Italia, ha cercato di capire come sarebbe l'Italia con Meloni a Palazzo Chigi. Prima di tutto l'economia. Punto chiave è il sostegno alle imprese utilizzando una parte dei fondi che oggi vanno al Reddito di cittadinanza. I sussidi e gli aiuti statali resteranno e verranno aumentati per chi non può lavorare, come disabili gravi, anziani e categorie impossibilitate per motivi seri. Ma, siccome il lavoro non si crea per legge e chi può deve lavorare e non stare a casa sul divano a prendere i soldi del RdC, va dato il massimo sostegno alle imprese, tagliando il cuneo fiscale (anche per i lavoratori) per creare sviluppo e, appunto, lavoro.

Capitolo tasse. La vera rivoluzione di Meloni premier sarà la Flat Tax incrementale al 15% per tutti, lavoratori autonomi e dipendenti (privato e pubblico). In sostanza, si pagherà solo il 15% di tasse sulla parte di reddito eccedente e guadagnata in più rispetto all'anno precedente. Un modo per far emergere il sommerso e rilanciare economia e consumi.

Altro punto a cui Meloni tiene molto e assolutamente innovativo è la creazione del ministero ad hoc per il mare, definito in Fratelli d'Italia strategico per la nazione.

Capito immigrazione e sicurezza. Contrasto vero agli sbarchi illegali e muoversi in anticipo rispetto a quello che potrebbe accadere tra qualche mese e il prossimo anno, ovvero un flusso incontrollato dall'Africa. Controllo dei confini e in Italia entra solo chi ha diritto, stop con la gestione della ministra Lamorgese. Le Forze dell'Ordine, spiegano in FdI, devono tornare a ricoprire un ruolo di rispetto, non solo dal punto di vista economico. Rappresentano lo Stato, sono un punto di riferimento per i cittadini e, come ad esempio per i docenti, il loro deve essere un lavoro rispettato a tutti i livelli. Ovviamente, utilizzando anche i militari, maggiore controllo del territorio per prevenire e combattere la criminalità, sia macro sia micro.

Sulla Giustizia il punto di partenza può essere il libro di Luca Palamara con l'obiettivo di far tornare tra i cittadini la fiducia nel sistema giudiziario e nella Magistratura, il tutto ovviamente nel rispetto delle garanzie costituzionali. Ormai è evidente che il sistema è squilibrato e le aspettative dei cittadini sono state in gran parte disattese.

Ridiscussione al tavolo europeo dell'equità dei cittadini dell'Unione, con riferimento ad esempio alla Direttiva Bolkestein. Per quanto riguarda i balneari, ma non solo, ciò che vale in un altro Paese dell'Ue deve valere anche in Italia. Stop a trattamenti diversi.

Infine le riforme costituzionali. Autonomia regionale ok insieme al presidenzialismo. Previste anche garanzie di sussidiarietà per garantire maggiore efficienza. Più poteri ai Comuni e garanzia dell'unità nazionale con l'elezione diretta del presidente della Repubblica, in applicazione dell'articolo 1 della Costituzione: la sovranità appartiene al popolo.