Governo, obbligo Green Pass dal 15 ottobre. Per lavoratori pubblici e privati

Draghi non torna più indietro sulla sua decisione. Anche le Regioni hanno dato il via libera. Estensione anche a tassisti e autisti di bus e metro

Politica
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Governo, obbligo Green Pass dal 15/10. Per lavoratori pubblici e privati

Il Coronavirus in Italia continua a far paura. Preoccupano la variante delta che dilaga su tutto il territorio ed è sette volte più contagiosa del virus tradizionale e i possibili effetti del rientro a scuola degli studenti. Il governo ha deciso quindi di accelerare e da metà ottobre - si legge sul Corriere della Sera - il Green Pass diventerà decisivo per tutte le categorie di lavoratori, pubblici e privati.

Nessuno potrà più accedere senza documento. Ci sono da sciogliere i nodi legati ad alcune categorie, in particolare enti di regolazione delle attività economiche, società partecipate e studi professionali, ma la scelta è compiuta: per entrare negli uffici e nelle fabbriche, sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza o per guidare autobus e taxi, bisognerà essere vaccinati almeno con la prima dose da 14 giorni, essere guariti nei precedenti nove mesi, avere un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

Il via libera dei governatori - prosegue il Corriere - arriva con il presidente della Conferenza delle Regioni, il leghista Massimiliano Fedriga, che chiede anche una modifica delle norme in vigore per non far scattare le chiusure dei locali pubblici in caso di passaggio in zona arancione: "I cittadini e le imprese hanno bisogno di certezze e le Regioni si stanno confrontando con il governo per ottenere la garanzia che le attività economiche possano rimanere aperte, per coloro che hanno il green pass, anche nel caso di passaggio in zona gialla o arancione".

COVID: OK FIDUCIA SENATO, SI' DEFINITIVO A DL GREEN PASS

Il Senato ha approvato definitivamente con la fiducia - che ha ottenuto 189 voti a favore, 32 contrari e 2 astensioni - il decreto n. 105 sul Green pass, varato dal cdm il 23 luglio, già licenziato dalla Camera il 9 settembre. Il decreto che proroga fino al 31 dicembre 2021 lo stato di emergenza nazionale, determina tra l'altro l'accesso con il Green pass ai ristoranti al chiuso, agli spettacoli, alle competizioni sportive, ai musei e mostre, piscine e palestre, sagre e fiere, convegni e congressi, ai centri termali e culturali, nonché sale gioco e sale scommesse.