Governo, Putin non lo farà cadere. Ma sulla manovra il rischio è alto
Centrodestra, per ora schermaglie elettorali. Poi però sulla Legge di Bilancio saranno guai
Fino alle Europee Salvini continuerà a smarcarsi da Meloni e Tajani, ma la vera partita pericolosa è quella economica
Da qui alle elezioni europee accadrà di tutto. Le divisioni nella maggioranza tra Matteo Salvini e Antonio Tajani sulle elezioni presidenziali russe, con Giorgia Meloni che ha cercato di mediare senza alzare i toni, sono solo l'antipasto. L'8-9 giugno si voterà con il proporzionale e quindi tutti contro tutti, esattamente come il Pd e il M5S si stanno facendo la guerra (vedi la clamorosa spaccatura delle Regionali in Piemonte). I toni sono destinati ad alzarsi. Meloni ha fissato come obiettivo il 26%, sotto il quale (dato delle Politiche) potrebbe anche dimettersi.
Un obiettivo modesto rispetto al 30% e passa evocato solo qualche settimana fa. Tajani, uscito rafforzato dalle elezioni in Abruzzo, punta alla doppia cifra e (anche se non lo dice) al sorpasso sulla Lega. Salvini spera anche lui di migliorare il dato delle Politiche 2022 (8,6%) e non può permettersi il sorpasso degli azzurri.
Per questo motivo, visto il posizionamento centrista e atlantista di Meloni, un esempio su tutti il viaggio in Egitto di domenica scorsa con Ursula, si smarca e cerca spazio a destra per rubare consensi a Fratelli d'Italia. Ma il governo non cadrà prima delle Europee e non cadrà sulla politica estera. Su questo non ci sono dubbi.
Semmai, spiegano fonti qualificate della maggioranza (di tutti i partiti del Centrodestra) il vero banco di prova non sono nemmeno le riforme - autonomia regionale e premierato - ma l'economia. La Legge di Bilancio per il 2025, alla quale si inizierà a lavorare già a maggio-giugno sarà il vero banco di prova per la tenuta dell'esecutivo.
Troppi i temi aperti e pochi i soldi. Riconfermare il taglio del cuneo fiscale, ampliare la platea dei beneficiari della riduzione delle tasse, aumentare le pensioni minime ed evitare il ritorno della Fornero riformando il sistema previdenziale senza far saltare l'Inps. E sar proprio sulla manovra per il prossimo anno che il governo rischierà seriamente, soprattutto se la Bce non inizierà a tagliare i tassi di interesse e i soldi a disposizione saranno sempre meno. Per il resto campagna elettorale, almeno fino ai primi di giugno.