Green pass e documenti, è caos: "Esercenti senza obbligo di verifica"

La ministra dell'Interno Lamorgese: "Gli esercenti non sono tenuti a richiedere la carta d'identità". Ma su Decreto e app si legge il contrario

Politica
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Green pass, Lamorgese: "Gli esercenti non possono richiedere i documenti d'identità". Ma dal governo arrivano altre disposizioni

Continua il dibattito su green pass e documenti d'identità: a creare ulteriore caos le ultime parole della ministra dell'Interno Luciana Lamorgese. "Il rispetto delle regole è importante, verranno fatti dei controlli a campione nei locali insieme alla polizia amministrativa", ha dichiarato la ministra. "Saranno i titolari a dover provvedere in caso di mancato green pass, ma non potranno richiedere la carta d'identità", ha poi sottolineato. “Non si può pensare che l’attività di controllo venga svolta dalle forze di polizia. Significherebbe distoglierle dal loro compito prioritario, che è garantire la sicurezza. Al riguardo è in via di preparazione una circolare”. 

Presa di posizione confermata anche nell'intervista rilasciata al quotidiano La Stampa: "Gli esercenti non sono tenuti a chiedere la carta d’identità e faremo una circolare come Viminale per spiegare che non sono tenuti a farlo. Nessuno pretende che gli esercenti chiedano i documenti, i ristoratori non devono fare i poliziotti”, ha detto Lamorgese. 

Dichiarazione che stona con quanto scritto nella prima circolare del Decreto legge varato dal governo Draghi che dice chiaramente che "chi controlla il green pass", quindi esercenti e titolari di attività, "può richiedere anche l'esibizione del documento per  verificare l'identità".

E se da una parte il Governo ha fatto in tempo a omettere tale dichiarazione nella versione del 4 agosto, nell'app che verifica l'identità la regola è rimasta: nel momento stesso in cui viene esibito il QR Code, in formato digitale o cartaceo, l’app estrae le informazioni utili del soggetto che ha di fronte: nome, cognome e data di nascita. E solo in un secondo momento, per poter superare il controllo, si legge sulla schermata, l'esercente è chiamato a richiedere un documento di identità valido. 

Una chiara distonia con quanto detto dalla ministra Lamorgese. Ora, una nuova circolazione, dovrà fare (ulteriore) chiarezza.