Green pass, la fiducia di Draghi agita la Lega divisa. Dubbi anche nel M5s
L'orientamento del governo è quello di blindare il decreto di conversione sul green pass ma la Lega è irrequieta. Anche il M5s ha dubbi
L'orientamento del governo è quello di blindare il decreto di conversione sul green pass ma una decisione a palazzo Chigi non sarebbe stata ancora presa. Draghi valuta i pro e i contro, l'ipotesi della fiducia è sul tavolo anche per impedire - spiega un 'big' della maggioranza - che la Lega si voti i suoi emendamenti, "sarebbe un precedente pericoloso", dice un esponente Pd. Sarà decisivo il colloquio tra Salvini e il presidente del Consiglio, "lo incontrerò nei prossimi giorni", annuncia il primo. Il bivio della fiducia in ogni caso agita il partito di via Bellerio. Perche' i 'governisti' spingerebbero a dire sì senza se e senza ma e un nutrito gruppo di deputati voterebbe contro.
Ma ci sono almeno una decina di uomini della Lega pronti a votare no
Ma, come riporta il Messaggero, almeno una decina di 'lumbard' opterebbe per il no e non sono solo quelli che sono scesi in piazza nei mesi scorsi. "Come faremmo a non votare la fiducia?", si chiede un esponente di primo piano del partito. D'altro canto, in caso di blindatura del provvedimento e di un via libera leghista, partirebbe il coro di critiche di chi sul territorio nutre dubbi sull'estensione del green pass e sull'obbligo vaccinale. Si tratta di elettori che appoggiano la Lega, la convinzione di chi ha alzato il muro. Ma c'e' anche, all'interno del partito di via Bellerio, chi fa il ragionamento opposto. Ovvero che alzare la tensione sull'estensione del passaporto sanitario e sull'obbligo vaccinale togliera' voti al partito alle prossime amministrative.
E' un allarme che sarebbe stato lanciato anche all'interno dei gruppi parlamentari, non solo tra gli amministratori del nord. In ogni caso Salvini sta provando a mediare. Sul green pass "e' possibile" estendere l'utilizzo per alcune categorie, "penso, ad esempio, alle case di riposo, alle strutture ospedaliere" ma - questo il paletto - non per il pubblico impiego cosi' come chiede invece il ministro Brunetta. E anche sull'obbligo vaccinale le proposte messe sul tavolo, dopo l'incontro con i presidenti di Regione leghisti, rappresentano un segnale di tregua, "obblighi o costrizioni potrebbero servire solo in via eccezionale per alcune categorie specifiche".
Le richieste della Lega su vaccinazioni, green pass e tamponi gratis
Le richieste della Lega sono specifiche. Eccole: "promozione della campagna vaccinale, riconoscendo l'efficacia dell'impegno dei sindaci, delle Regioni, della struttura commissariale e del governo: va evidenziato che un incremento delle adesioni puo' essere ottenuto con informazioni corrette, salvaguardando la liberta' ed evitando obblighi o costrizioni, che potrebbero servire solo in via eccezionale per alcune categorie specifiche"; "utilizzo del Green Pass per favorire aperture in sicurezza a partire dai grandi eventi (per esempio, concerti o eventi sportivi), ma senza complicare la vita agli italiani"; "tamponi gratuiti per alcune categorie, cosi' da permettere agevolmente l'ottenimento del Green Pass (ad esempio per i minori che fanno sport o le persone che non possono vaccinarsi"; "possibilita' di usare tamponi salivari molecolari per ottenere il Green Pass"; "estensione dell'utilizzo degli anticorpi monoclonali prescrivibili anche dal medico di medicina generale".
Richieste che verranno inserite in pochi emendamenti da portare in Aula. Si comincera' a discutere il provvedimento sul green pass lunedi', poi da martedi' il voto. E la Lega chiede che il governo non ponga la questione di fiducia. Si aprirebbe - in caso di no anche in presenza solo di una parte dei deputati del Carroccio - "un problema politico", la tesi dei dem. "Il ricorso alla fiducia sarebbe una sfida alla Lega", la protesta di un esponente 'lumbard'. Draghi non esclude questa strada ma prima di intraprenderla si confrontera' con l'ex ministro dell'Interno che continua a non nascondere dubbi sull'efficacia del green pass e soprattutto dell'obbligo vaccinale, "esiste solo in Turkmenistan e Tagikistan".
Green pass, dubbi anche nel M5s sulla fiducia
Dubbi anche nei Cinque stelle ma di fronte alla blindatura del testo i pentastellati non si smarcherebbero. "Salvini deve decidere se inseguire Meloni o il bene del Paese" in merito alle restrizioni anti-Covid", dice il ministro degli Esteri, Di Maio. La cabina di regia si terra' in settimana, si discutera' dell'estensione del green pass con l'eventualita' - caldeggiata anche dal ministro Brunetta - che diventi obbligatorio per i dipendenti statali, per i lavoratori nel privato e anche per il trasporto pubblico locale e per i passeggeri. Ma si fara' il punto anche sull'ipotesi dell'obbligo vaccinale. "Se la pandemia non rallenta sono per prendere in considerazione questa ipotesi perche' non ci possiamo permettere una nuova stagione di chiusura e lockdown", dice il ministro dem Orlando mentre il segretario Letta posiziona il Pd "come il partito piu' draghiano di tutti". Centrodestra spaccato. FI e' con Draghi, Fdi no. "E' una buona notizia che anche la Lega ci stia aiutando in questa battaglia contro il green pass", si rallegra la presidente del partito Meloni.