"Il Generale Vannacci va recuperato. Persone come lui se ne contano poche"
Cicchitto: "Siamo per natura per la più totale libertà di opinione da parte di tutti"
Caso Vannacci, intervento per Affaritaliani.it di Fabrizio Cicchitto, presidente di ReL Riformismo e Libertà
Francamente sulla vicenda riguardante il libro del generale Vannacci e i provvedimenti presi contro di lui dal ministero della Difesa e dalle gerarchie dell’esercito, abbiamo grande difficoltà ad assumere una posizione netta. Partiamo da una valutazione della persona. Su questo terreno nulla e’ scritto in anticipo neanche per quello che riguarda i generali. Esistono Generali come ad esempio il generale Marciano Petraus che uniscono pensiero ed azione nel senso che sono degli esperti pensatori di Geo-politica e poi di conseguenza degli operatori sul campo. Non e’ il caso del generale Vannacci che, stando alle esperienze del passato, e’ uno straordinario operativo sul terreno del comando e anche dell’azione.
Non altrettanto sul piano teorico. Però bisogna tener presente che di operativi di questo livello non se ne formano e non se ne affermano con facilità molto, anzi di gente del genere se ne contano al massimo sulle dita di una mano.
Di qui arriviamo alle valutazioni contenute nel libro del generale di cui non condividiamo pressoché nulla, ne’ nella forma ne’ nella sostanza. Dopo di che entriamo in difficoltà perché noi siamo per natura per la più totale libertà di opinione da parte di tutti e siamo stati schierati sempre dalla parte opposta a quella degli autoritari di destra e a quella degli autoritari di sinistra.
Questi ultimi dagli anni ‘90 in poi ne hanno combinate di tutti i colori facendo perno sull’uso politico della giustizia per eliminare gli avversari politici, in primo luogo i socialisti; hanno provato a fare la stessa cosa con Berlusconi, ma ci sono riusciti solo in parte perché quello disponeva di tre reti televisive, di un quotidiano, di un settimanale e di enormi mezzi finanziari.
Per questo, anche alla luce di tutte le posizioni inaccettabili contenute nel libro, e del contesto in cui la vicenda e’ esplosa, noi adotteremmo nei confronti del generale Vannacci la procedura che si segue per i giocatori di calcio: una battuta d’arresto, una squalifica temporale, ma poi un operativo di quella esperienza, di quel coraggio, con quel curriculum va recuperato laddove si deve agire, non parlare, non predicare, non teorizzare.
Una ulteriore spinta a procedere con i piedi di piombo senza esecuzioni capitali e’ la pulce nell’orecchio messa da un personaggio con cui non siamo per niente d’accordo in quasi tutto, ci riferiamo a Marco Rizzo, che ha sottolineato che questo generale Vannacci era considerato nell’esercito un gran rompiscatole perché a tutela dei suoi soldati aveva posto il problema dell’uso dell’uranio impoverito in una delle missioni del passato. Non vorremmo quindi che come e’ già avvenuto nel passato la posizione autoritaria della sinistra venga usata per liquidare un generale scomodo.