Il Pd candida Bobo Craxi, mentre Pittella passa con Calenda (col fratello)

Il figlio dello storico leader socialista in lista coi Dem, mentre la sorella è in Forza Italia. I due Pittella invece scelgono Azione

Politica
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Craxi e Pittella: storie di famiglia che si intrecciano con le candidature

Ci sarà anche Bobo Craxi tra i candidati del Pd alle politiche del 25 settembre. Lo ha annunciato lo stesso figlio Bettino Craxi, storico e compianto - benché controverso - leader socialista: "Ho accettato la proposta di rappresentare la coalizione di centrosinistra all'uninominale di Palermo, grande città del Mediterraneo. Mi batterò con serietà  per promuovere idee e programmi  per il governo del paese. In animo lo spirito, l'esperienza, la storia di un socialista italiano". Si prospetta quindi un derby in casa Craxi, visto che l'altra figlia di Bettino, Stefania, è senatrice di Forza Italia.

Parentele e candidature si intrecciano anche nel caso Pittella. Gianni Pitella, ex vicepresidente del Parlamento europeo e oggi sindaco di Lauria (Potenza), ha annunciato il suo passaggio in Azione: "La lunga strada nel Pd per me finisce qui. Lo scrivo senza polemica e con grande serenità d'animo". La scelta dell'ex europarlamentare segte di poche ore quella del fratello Marcello, consigliere regionale ed ex governatore della Basilicata, che a seguito della sua mancata candidatura tra le fila del Pd alle prossime elezioni, ha annunciato ieri il suo passaggio nel partito di Calenda, dove sarà capolista al proporzionale per il Senato in Basilicata.

Parlando della sua esperienza nel Partito democratico, Gianni Pittella ha scritto che "molte delle ragioni politiche e culturali che mi avevano indotto a scegliere di contribuire alla sua fondazione e poi a candidarmi alla segreteria del partito, mi appaiono in questa fase storica più sbiadite e incerte. Rivendicavo la necessità di accentuare il carattere riformista e riformatore del partito, compiendo scelte nette e moderne su temi strategici, sviluppo, indipendenza energetica, mercato del lavoro, giustizia e garanzie per i cittadini. Ho avuto per risposta una certa ondivaga tiepidezza. Con il terzo polo proveremo a dire cose sensate e serie, senza promettere di più di ciò che è realizzabile e di ciò che serve all'Italia, al Sud e alla Basilicata. Come sapete per me viene sempre prima la politica. Anche se stavolta non c'è solo la politica. C'è mio fratello Marcello".