Ilaria Salis: "Ecco perché occupavo le case". Ma la sua famiglia ha il villino
La neo eurodeputata di Avs ha vissuto per anni in appartamenti sfitti nonostante le disponibilità economiche dei suoi: proprietari di due case
Ilaria Salis: "Giusto occupare le case, non si toglie niente a nessuno"
Continua la polemica sull'occupazione di case disabitate, Ilaria Salis rilancia la questione e polemizza con l'Aler, l'ente che gestisce le case popolari di Milano che le contesta un debito di 90mila €. "La polizia - dice la neo eurodeputata di Avs a La Repubblica - mi ha trovato lì nel 2008, quando avevo 24 anni. Oggi ne ho 40. Da allora non sono più andati a fare verifiche per vedere chi ci abitasse, però l’Aler mi contesta lo stesso un debito di 90 mila euro". Poi spiega perché lo ha fatto: "Prendiamo Milano, 12.000 appartamenti popolari sfitti e 10.000 nuclei familiari in lista di attesa. I movimenti per la casa non tolgono niente a nessuno, cercano di risolvere con altre modalità un problema che le istituzioni non risolvono".
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Intanto però Libero fa i conti in tasca alla famiglia Salis e spuntano, non solo un villino a Monza, ma anche una casa in Toscana all'Abetone. La residenza monzese della famiglia infatti è un villino di 160 metri quadri, oltre a due box per le auto. Il quotidiano diretto da Mario Sechi cita le visure catastali sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Una villetta di quel tipo, stima Libero, viene venduta per 490 mila euro. La madre di Ilaria, poi, è anche proprietaria di un monolocale nel territorio di Abetone Cutigliano in provincia di Pistoia. Ilaria Salis poi svela le idee politiche di papà Roberto, finito nel mirino dei giornali di Destra: "Mio padre è un liberale ma non abbiamo mai litigato per questo. L’antifascismo è il nostro comune denominatore".