Imbarazzo alla festa dell'Anpi. Campo largo riunito: ma sono divisi su tutto

Schlein, Conte, Fratoianni, Bonelli e Magi tentano di fare fronte comune contro la Destra. Ma su Nato, guerra, giudici ognuno va per al sua strada

di redazione politica
Politica

Campo largo, fronte comune contro la Destra. Ma non c'è un tema su cui vadano d'accordo

Il campo largo si è riunito alla festa bolognese organizzata dall'Anpi, ma è bastato vedere la foto di gruppo per comprendere che la strada da percorrere per tentare realmente di fare fronte comune contro il governo di destra è molto in salita. Tutti i leader la pensano in maniera diversa su tutto: dalla Nato alle guerre, dalla giustizia alle occupazioni di case. Il sociologo Marco Ravelli dà la definizione su questa manovra delle sinistre: "Non è una vera alleanza, si tratta - dice Ravelli a Il Fatto Quotidiano - di un'intesa cordiale antifascista". Marco Travaglio nel suo editoriale su IL Fatto Quotidiano parla di "foto del malagurio". Fratoianni, Schlein, Bonelli, Magi, Acerbo e Conte hanno accolto l’invito di Pagliarulo a parlare di Costituzione alla festa bolognese dell’Anpi. Dunque la foto di gruppo - dice Travaglio - non ritrae la prossima alleanza anti-destre. Ma così l’ha presentata la Schlein, invocando un Fronte Popolare antifascista alla francese da Rifondazione a quel che resta di Azione e Iv (assenti alla Bolognina per motivi di salute) per vincere le Politiche.

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Per fortuna - ironizza Travaglio su Il Fatto - nessuno ha chiesto al radicale Magi di parlare di Israele, Ucraina, America o Francia, sennò sarebbe scoppiata la rissa con Conte, Acerbo e Fratoianni, mentre Schlein avrebbe chiesto di andare al bagno. Idem su qualunque altro tema a scelta. La folla invocava "Unità" e s’è entusiasmata quando i leader, a parte Conte già fuggito, cantavano Bella ciao. E va capita: ne ha viste troppe, nel lungo film del tafazzismo della "sinistra". Ma l’antifascismo non è un programma di governo: in Francia potrà forse dare un po' di filo da torcere alla Le Pen, ma non far governare macronisti e frontisti, che dissentono su tutto. Figurarsi in Italia.

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