Incaricato di preparare il ricorso del Cav, i legami di Starmer con Berlusconi
L'attuale premier inglese può vantare un brillante passato da avvocato
I legami del neo-premier britannico Starmer con Berlusconi
Keir Starmer, oggi primo ministro britannico, è molto più legato all’Italia di quanto si possa pensare. Poco più di dieci anni fa, infatti, il laburista era infatti uno degli avvocati più importanti di tutto il Regno Unito ed ebbe molto a che fare con Silvio Berlusconi.
Nel dettaglio, Starmer faceva parte del team legale incaricato di preparare il ricorso di Berlusconi alla Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo sullo spinosissimo caso della condanna a quattro anni, di cui uno condonato, per frode fiscale nei confronti dell’ex premier, che gli costò tra le altre cose il seggio da senatore.
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Il team legale, che includeva Keir Starmer assieme a Niccolò Ghedini, Franco Coppi, Andrea Saccucci, Giulio Nascimbene e l'avvocato inglese Steven Powles, presentò la loro memoria il 25 settembre 2014. Tuttavia, ci vollero quasi sette anni perché la Corte rispondesse, sollevando nel maggio 2021 dieci quesiti all'Italia e chiedendo chiarimenti su se Berlusconi avesse goduto di un processo equo, di una procedura davanti a un tribunale imparziale e indipendente, e se avesse avuto abbastanza tempo per preparare la sua difesa.
Il fascicolo numero 8683/14 intitolato “Berlusconi vs Italy” è rimasto a prendere polvere a Strasburgo per sette anni prima di portare a una risposta: vi si sottolineavano una serie di violazioni del diritto di difesa, come il taglio del numero di testimoni e la mancata accettazione del legittimo impedimento dell’imputato, per motivi di salute, a partecipare a cinque udienze.
La questione, poco discussa nel Regno Unito, emerse brevemente quando Andrew Pearson del Daily Mail nel novembre 2014 sollevò dubbi sulla reticenza di Starmer a discutere del suo ruolo nel caso Berlusconi, suggerendo che l'ex avvocato per i diritti umani, con una forte inclinazione di sinistra e repubblicana, potesse avere dimenticato di menzionare questa parte del suo curriculum durante le selezioni del Labour.
Nonostante il caso non abbia suscitato grande indignazione né avuto un grande seguito sulla stampa britannica, rimase un esempio di come la comprensione delle carriere legali possa differire notevolmente a livello internazionale e di come Starmer fosse riuscito a contenere eventuali controversie su questo fronte.