Inchiesta Piemonte, Gribaudo(Pd): "Non volevo i Gallo e mi hanno esclusa"

La vicepresidente dei dem: "Bisogna selezionare meglio la classe dirigente. Bisogna tornare al finanziamento pubblico ai partiti"

di redazione politica
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Chiara Gribaudo
Politica

Pd, Gribaudo e il retroscena sui Gallo. "Avevo provato a intervenire ma..."

Le inchieste che stanno colpendo il Pd, relative al presunto voto di scambio a Bari e Torino, a cui si è aggiunta anche quella di Cassino, non lasciano indifferente i dirigenti dem. A sfogarsi su quanto sta emergendo è una delle persone più vicine alla segretaria Elly Schlein, la vicepresidente del partito Chiara Gribaudo che era data per favorita come candidata per la Regione Piemonte, ma poi il suo nome non ha trovato il consenso del M5s. "La scelta del capolista Gallo - dice Gribaudo a Il Fatto Quotidiano - era stata direttamente del segretario regionale Rossi. Alcuni di noi in direzione avevano provato a intervenire – me compresa – chiedendo che la capolista fosse la presidente del partito regionale Conticelli. C’è stato risposto che era una scelta del segretario. E vorrei che mi spiegassero la nomina di quel Roberto Fantini all’Orecol".

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"Non solo - prosegue Gribaudo - serve rifondare questo partito, abbiamo bisogno di una nuova attenzione alla selezione della nostra classe dirigente, che deve essere formata da chi può garantire più coerenza rispetto a una questione morale che è viva in ciascuno di noi - prosegue -. Non possono essere sempre e solo i primi della classe o più ricchi a poter fare politica. Da solo un codice etico non basta. Serve una riforma attuativa dell'articolo 49 della Costituzione, riorganizzando le forme partitiche e tornando al finanziamento pubblico. Da troppi anni - conclude Gribaudo - assistiamo a un dissolversi della politica organizzata, con il risultato di far vincere i personaggi e i personalismi".