Isee cambia: la prima casa peserà meno (più soldi). Anteprima Affaritaliani

Isee, ecco come e quando cambierà. Più soldi per milioni di famiglie. I dettagli

Di Alberto Maggi
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Giancarlo Giorgetti
Politica

Anche altri cambiamenti sarebbero allo studio, come, forse, quello di escludere libretti postali e bancari dei figli minorenni dal calcolo dell'Isee

 

La notizia è ancora riservatissima e, probabilmente, la svolta arriverà dal prossimo anno, 2025, perché ormai siamo ai primi di marzo e per l'anno in corso la modifica sarebbe troppo complessa. Stiamo parlando della riforma dell'Isee, acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, ovvero la certificazione che consente di valutare il livello economico di un nucleo familiare al fine di poter accedere ai bonus previsti dalla legge per le persone meno abbienti. In pratica, rappresenta la “carta d’identitàeconomica del nucleo familiare, includendo tutte le persone elencate nello “stato di famiglia” che vivono nella stessa abitazione.

Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, il ministero dell'Economia e delle Finanze - d'intesa con Palazzo Chigi - sta lavorando a una riforma dell'Isee che interesserà milioni di famiglie italiane e straniere che risiedono nel nostro Paese. La modifica principale sarà il minor peso della prima casa sul calcolo del valore dell'Indicatore economico. Non è affatto un cambiamento banale. Anzi, si tratta di una rivoluzione che riguarderà come detto milioni di famiglie. La riduzione della prima casa sul computo totale dell'Isee sarà maggiore soprattutto in caso di mutuo e maggiori saranno gli interessi e minore sarà il peso dell'immobile.

Anche altri cambiamenti sarebbero allo studio, come, forse, quello di escludere libretti postali e bancari dei figli minorenni dal calcolo dell'Isee. Ma la modifica sulla prima abitazione è fondamentale anche perché in questo modo, con un Indicatore economico Inps più basso, ci sarà per milioni di famiglie un aumento dell'assegno unico universale per i figli, ad esempio, ma anche una riduzione delle tariffe per gli asili nido e per le mense scolastiche e i servizi come post e pre scuola dei figli. Oltre alla possibilità di accedere a tutta una serie di eventuali bonus, statali, regionali o comunali, come ad esempio i bonus bollette.