Ispezione dell'Ue a Chigi. Meloni dovrà dare risposte su Rai e legge bavaglio
I tecnici della Commissione a Roma. Nel mirino ci sono corruzione, libertà di stampa e conflitto d’interessi
Ue, ispezione al governo. Meloni dovrà dare molte spiegazioni
A Palazzo Chigi oggi arrivano i commissari Ue, si tratta di una vera e propria ispezione. Giorgia Meloni dovrà dare spiegazioni all'Europa su diversi temi. Diciannove quesiti su cui il governo - si legge su Repubblica - sarà costretto a barcamenarsi perché le scelte già fatte risultano in evidente contrasto con le richieste europee. Tra via Arenula e Palazzo Chigi stamattina si svolgeranno i colloqui riservati tra i funzionari italiani ed europei per aggiornare il report sullo "Stato di diritto" nel nostro Paese. Gli interrogativi sono già sul tavolo. Eccoli, uno dopo l’altro. Tenendo a mente che nel 2023 l’Italia è già uscita male dall’esame europeo. Ad esempio in tema di giustizia, l'’Europa ci chiede cosa sta facendo l’Italia sulla separazione delle carriere. E ancora: i conflitti d’interessi, lobby e finanziamento ai partiti: l’Europa vuole un aggiornamento politico e legislativo, e informazioni sulla proposta del M5S del 13 ottobre 2022 che giace in commissione Affari costituzionali sui numerosi casi di conflitti in atto tra i parlamentari.
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La Ue - prosegue Repubblica - chiede se siano inclusi i deputati e se l’esecutivo intenda prevederli. La Commissione è in allarme poi per l’aumento delle cause, anche promosse da esponenti politici, contro i giornalisti. E vuole conoscere se il governo pensa di introdurre "misure per proteggere i giornalisti dalle liti temerarie e la riservatezza delle fonti e il segreto professionale". La Commissione sa già che esiste la norma Costa, che vieta ai giornalisti di pubblicare l’ordinanza di custodia cautelare, un atto di cui per la stampa resta solo il riassunto. Qui l’Europa pone molti interrogativi e chiede a Nordio se può fornire "ulteriori informazioni". E inoltre vuole sapere quali misure intenda adottare il governo per «garantire la libertà di stampa e il diritto dei cittadini a essere informati". Infine c'è il capitolo Rai. Il rapporto dell’anno scorso già sollecitava una riforma della governance e del finanziamento "con l’obiettivo di garantire la sua indipendenza dai rischi di interferenze politiche". Ora i commissari Ue attendono risposte anche su questo delicato tema.