"Italiani via subito dall'Ucraina". Guerra, l'allarme della Farnesina

"Sempre più pesanti attacchi a Kiev e in tutto il Paese"

di Redazione Esteri
Politica

Ucraina, la Farnesina: gli italiani rimasti lascino subito il Paese

"Si continuano a registrare sempre più pesanti attacchi missilistici a Kiev e in tutto il territorio ucraino. Si raccomanda la massima prudenza. Tutti i viaggi verso l'Ucraina, a qualsiasi titolo, sono assolutamente sconsigliati. Ai connazionali ancora presenti in Ucraina è fortemente raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare immediatamente il Paese, negli orari in cui non è in vigore il coprifuoco". E' quanto si legge sul sito Viaggiare Sicuri, gestito dall'Unità di Crisi della Farnesina, in un aggiornamento odierno pubblicato anche sulla homepage dell'ambasciata d'Italia a Kiev. 

V-Day: timori attacchi, la Russia celebrerà in sordina 

Celebrazioni sottotono domani in Russia per la Giornata della Vittoria, la piu' importante festivita' laica nella Federazione guidata da Vladimir Putin, che sconta i risultati niente affatto eccezionali delle truppe di Mosca in Ucraina e preoccupazioni per la sicurezza dopo l'attacco con drone al Cremlino. Il 78esimo anniversario della vittoria sul nazismo vedra' festeggiamenti ridotti o addirittura cancellati in molte regioni e citta' per il timore che possano finire nel mirino di attentati. Oltre ai bombardamenti nelle zone russe vicine al confine ucraino, ai sabotaggi e ai raid con droni, in meno di dodici mesi tre famosi sostenitori dell''operazione speciale' di Putin contro Kiev sono rimasti feriti o uccisi in attacchi all'interno della Federazione: sabato scorso a Nizhny Novgorod e' saltata in aria la macchina del noto scrittore nazionalista, Zakhar Prilepin; lui e' rimasto gravemente ferito e il suo autista e' morto.

All'inizio di aprile il comandante e blogger militare Vladlen Tatarsky e' stato ucciso da una statuetta-bomba durante una serata in un bar di san Pietroburgo mentre nell'agosto 2022 a morire in un attentato vicino Mosca e' stata Darya Dugina, figlia del filosofo ed esponente di rilievo dell'ultradestra russa Aleksandr Dugin. La famosa parata sulla Piazza Rossa si terra', con il suo cote' di soldati, mezzi pesanti e armamenti che sfilano, ma l'aurea di indomita potenza delle forze armate - retaggio di quegli uomini dell'Armata Rossa che respinsero i nazisti da Stalingrado e li ricacciarono fino a Berlino - e' messa in dubbio, accuse e veleni serpeggiano (come dimostrano le minacce del capo della Wagner Evgheni Prigozhin) e la parvenza di normalita' che il Cremlino ha cercato di mantenere nel Paese dall'avvio dell'invasione Ucraina vacilla.

Secondo diversi esperti, sara' difficile per le autorita' russe nascondere i danni causati dalla guerra e per le parate dovranno fare ricorso a tutti gli uomini e le donne a disposizione che non siano gia' schierati in Ucraina, compresi marinai, soldati di leva che stanno finendo il periodo obbligatorio e istruttori militari. Senza contare l'assenza totale o quasi di leader stranieri: tra coloro che hanno assicurato in anticipo la presenza, ci sono solo i presidenti di Kirghizistan e Kazakistan, Sadyr Japarov e Kassym-Jomart Tokayev. L'omologo tagiko Emomali Rahmon come il leader turkmeno Serdar Berdimuhamedow sono stati invitati di recente mentre oggi e' arrivata dall'Armenia la notizia dell'arrivo del premier Nikol Pashinyan.

Salteranno le marce del 'Reggimento immortale', durante le quali milioni di discendenti dei combattenti che parteciparono alla Seconda Guerra Mondiale sfilano portando le fotografie dei loro cari. E' un momento emozionante e molto sentito tra la popolazione che tuttavia paga non solo l'attuale insicurezza ma anche il timore che possa trasformarsi in un raduno di massa di parenti in lutto che piangono i loro caduti in Ucraina. Un tema spinoso per il Cremlino che preferisce tenere a bada simili 'focolai' di dolore: secondo i numeri ufficiali diffusi da Mosca, i morti sul campo sarebbero meno di 6 mila ma le stime Usa parlano di oltre 40 mila. Dall'Ucraina il presidente Volodymyr Zelensky, nel corso delle celebrazioni odierne per la Giornata della Vittoria in Europa, che si tiene 24 ore prima della ricorrenza russa, ha assicurato che le forze di Mosca "verranno sconfitte come e' successo con i nazisti".

A irritare ulteriormente Mosca, la proposta annunciata da Zelensky di cambiare la data delle commemorazioni e allinearsi all'Occidente, celebrando la vittoria sul nazismo l'8 maggio e scegliendo di festeggiare il 9 maggio come Giornata dell'Europa. Immediata la reazione della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha definito il leader di Kiev un "traditore e collaboratore fascista". Domani, in una visita altamente simbolica, al fianco di Zelensky a Kiev ci sara' la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen: per la leader europea e' la quinta missione nella capitale Ucraina dall'inizio dell'invasione russa ed sara' l'ennesima dimostrazione dell'"incrollabile sostegno" di Bruxelles al Paese.

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