Ius culturae, Italia verso la cittadinanza legata al percorso scolastico

Sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni si sono già dichiarati contro, mentre Letta ha già fatto sapere di essere favorevole

Politica
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Ius culturae, la cittadinanza italiana legata al percorso scolastico

La legge sulla cittadinanza che riguarderà un milione di ragazzi figli di immigrati nati e cresciuti in Italia è pronta ma la discussione in commissione Affari è stata spostata da ieri (causa crisi Ucraina) a settimana prossima.

Il provvedimento, promosso dal pentastellato Giuseppe Brescia, è l'erede dello ius soli, modifica la legge numero 91 del 1992 che si basa sullo ius sanguinis, il diritto cioè alla cittadinanza italiana solo se figlio di almeno un genitore italiano, e viene chiamato ius scholae o ius culturae. In pratica "un bambino nato in Italia o arrivato in Italia prima di avere compiuto 12 anni, nel momento in cui compie un ciclo scolastico di 5 anni, facendone richiesta, ottiene la cittadinanza italiana": così recita la proposta sulla quale si comincerà a discutere e a votare alla Camera. 

In pratica il riconoscimento di cittadinanza avverrà per quei minori stranieri legati a un percorso scolastico in Italia, una scelta che, secondo Brescia, "mette al centro il valore della scuola, il ruolo dei nostri insegnanti. È in classe che si costruisce la cittadinanza, l'appartenenza a una comunità. Ho lavorato su questo testo semplice che può essere approvato già in questa legislatura".

Sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni si sono già dichiarati contro, mentre Enrico Letta ha già fatto sapere di essere favorevole.