Ius Scholae, Forza Italia tira dritto: "Cambiare la legge. Sicuri di convincere gli alleati. Poi se dicono di no..."

Il portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera Raffaele Nevi ad Affaritaliani.it

Di Alberto Maggi
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"Tajani è assolutamente determinato a far capire agli alleati la bontà della nostra proposta"


"La nostra intenzione è quella di cercare di convincere gli alleati e quindi faremo un percorso all'interno della maggioranza". Il portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera Raffaele Nevi, intervistato da Affaritaliani.it, parla della proposta di legge del partito guidato da Antonio Tajani sullo Ius Scholae che dovrebbe essere pronto nei prossimi giorni. Alla domanda se di fronte a un no di Fratelli d'Italia e della Lega, Forza Italia porterebbe comunque il provvedimento in Parlamento la risposta di Nevi è: "I tempi e i modi li vedremo più avanti, intanto stiamo discutendo al nostro interno nel merito la legge sulla cittadinanza, materia ampia e complessa. Terminato questo lavoro, presenteremo il testo prima agli alleati di governo per capire se ci sono i presupposti per una maggioranza in Parlamento che sia quella di Centrodestra".

Alla domanda se Forza Italia sia pronta a cercare una maggioranza in Parlamento con le opposizioni sullo Ius Scholae, risponde: "Cercheremo di evitare che si arrivi a questo perché pensiamo che riusciremo a convincere gli alleati del Centrodestra. La legge attuale, lo Ius Sanguinis, ha alcuni automatismi che prevedono di ottenere la cittadinanza italiana solo attraverso la presentazione di documenti, un fatto puramente burocratico. La nostra proposta invece prevede l'integrazione scolastica dopo il ciclo obbligatorio di dieci anni". Nevi conclude: "Stiamo finendo il ragionamento all'interno di Forza Italia, non c’è fretta e non ci facciamo troppe domande su che cosa accadrà in futuro. Ma Tajani è assolutamente determinato a far capire agli alleati la bontà della nostra proposta, registriamo che su questo argomento c'è ancora tanta confusione".




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