La Ferilli c’ha lo spazzino privato. “Se pure il vippone c’ha il monnezzone”

Roma sommersa dai rifiuti

Di Giuseppe Vatinno
Politica

Si fa lo spazzino privato perché “se mi avvicino ai cassonetti rischio la vita” e la vita del vippone non è la vita del cittadino comune

 

Roma è sommersa di rifiuti.

Ad ogni dove si ergono cumuli di monnezza maleodorante che paiono un Everest metropolitano.

Non è purtroppo una novità. Da quando si è chiusa la discarica di Malagrotta la municipalizzata romana, l’Ama si è dimostrata assolutamente non all’altezza a gestire la situazione.

I cittadini della Capitale ne hanno viste tante in migliaia di anni di monnezzità e ormai sono rassegnati.

I cumuli di rifiuti ormai sono l’ottavo colle.

Ma se il cittadino normale subisce il vippone inveisce, nel senso che non vuole essere partecipe di questa monnezza democratica anche se è di sinistra.

Chi è abituato a yacht, ville e splendori vari ed assortiti non può condividere con gli altri la schifezza maleodorante.

E così assistiamo sui social ai Vip che si indignano perché costretti a vivere le cose che vivono tutti, nonostante i soldi e il potere. Perché appunto la monnezza è “democratica” e colpisce tutti in ugual misura.

Ed allora che ti fa Sabrina Ferilli locata in quel di Prati, quartiere assai buono della Capitale confinante con il mitico delle Vittorie dove ha sede la Rai?

Si fa lo spazzino privato perché “se mi avvicino ai cassonetti rischio la vita” e la vita del vippone non è la vita del cittadino comune.

Così su Instagram Sabrina posta una foto con un suo amico di colore che –ci fa sapere- è uno “spazzino volontario” che pulisce via Cola Di Rienzo, la via principale del quartiere umbertino dove abita.

La Ferilli racconta:

«Roma, un sabato. Come sempre, eh, non è che cambi niente» e ci mostra i cumuli.

«Puntualmente è così, puntualmente c’è tutto quello che vedete».

Infine l’outing:

«E poi c’è lui, al quale dò un piccolo aiuto. Pulisce le due tre vie che ho intorno a casa»,

Ma la cosa che colpisce è che la protesta venga proprio da lei, icona della sinistra romana visto che il sindaco è del “suo” Pd e si chiama Roberto Gualtieri.

Galeotta fu quindi la monnezza che interrompe un Idilio tra l’attrice e il Partito democratico. Perché la monnezza puzza per tutti, e pare non essere né di destra né di sinistra, capace di scardinare amori inveterati e passioni politiche d’antan.

Ma gli altri cittadini invece che non possono o non vogliono pagarsi lo “spazzino privato” che fanno?

Se il Vip c’ha la narice delicata pone rimedio e peggio per gli altri.

Ma signora Ferilli, lei che è di sinistra, non si sente proprio di condividere con i suoi più sfortunati concittadini questa soluzione?

Perché, lei che può, non si rivolge a Gualtieri in nome di tutti o paga anche ai cittadini comuni tanti “amici spazzini” in maniera che pure gli altri possano godere della pulizia?

Perché vede, se no uno potrebbe poi pensare che lei sia un po’ come il Marchese del Grillo che faceva finta di vivere con il popolo ma quando c’erano i guai se ne usciva con un:

“Perché io so’ io e voi nun siete un c….!”

Renda dunque felice anche gli altri di questa democrazia monnezzara.

Roma sentitamente la ringrazierà.

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