La festa di FdI in una tensostruttura. Il 'popolo di Giorgia' contro Donzelli

Mentre la premier Meloni è a Bruxelles, a Roma, si festeggiano i primi 10 anni di FdI, ma qualcosa non è andato per il verso giusto...

Di Giuseppe Vatinno
Giovanni Donzelli
Politica

Fratelli d'Italia festeggia i primi 10 anni di vita in una tensostruttura. Il "popolo di Giorgia" mugugna contro Giovanni Donzelli

Lei è a Bruxelles e dell'organizzazione della festa per i 10 anni di Fratelli d'Italia non sa nulla, ha lasciato tutto in mano a lui, Giovanni Donzelli, vicepresidente del Copasir e responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia. Look da furetto, la gente lo ha imparato a conoscere per qualche comparsata televisiva. Non passa inosservato. L’appuntamento “per molti ma non per tutti” è a Piazza del Popolo, luogo storico della destra romana, campo di Marte dove si celebrano i trionfi.

Periodo sfortunato per la festa. A Roma piove da due settimane ininterrottamente e quindi la gente è desolatamente poca, bagnata e infreddolita. Solo gli addetti ai lavori -e cioè i quadri regionali- che hanno un solo obiettivo in testa: trovare un candidato per la Regione Lazio nelle prossime elezioni. Roma ieri era particolarmente buia e tetra. Un cielo nero come la pece gravava come un macigno sul Pincio, il “giardino dei francesi” che Napoleone volle per celebrare i suoi fasti e il Valadier gli realizzò.

All’orario dell’inizio fulmini e saette squarciano la bizzarra tensostruttura che ricorda un tendone per l’accoglienza della Protezione Civile. “Ma chi ha fatto ‘sto obbrobrio?” –si chiedono gli attivisti. Freddo, pioggia e fango rendono da subito invivibile l’ambiente. La gente è a disagio ma c’è da festeggiare un evento importante, come recita un cartellone infracicato dall’acqua: “10 anni di amore per l’Italia”.

In realtà la rievocazione non pare interessare molto a nessuno visto che ci sono ovunque capannelli di persone che parlano unicamente, accalorandosi verbalmente con qualche intemperanza vocale di troppo, delle prossime candidature per le regionali nel Lazio. I nomi che girano sono Paolo Trancassini, l’eurodeputato Nicola Procaccini e l’ex consigliera regionale e attuale parlamentare Chiara Colosimo, ma su tutti c’è un convitato di pietra che si chiama Fabio Rampelli. Uno dei fondatori di FdI rimasto fuori da tutto, posti di governo e di sottogoverno.

Rampelli quel posto lo vuole perché è romano e “se non ora quando?” si chiedono i fedelissimi. Un motivo di grossa tensione per FdI. I giornalisti chiedono lumi ma uno scaltro Lollobrigida li rimanda a sabato quando si dovrebbe sapere tutto.

La festa nasce –come detto- in un periodo meteorologico pessimo. Gli dei sembrano non voler festeggiare il grande traguardo raggiunto e a Giove pluvio si aggiunge una organizzazione che lascia molto a desiderare. L’ “imputato” principale è Giovanni Donzelli. I capannoni sotto l’uragano non sono il massimo per una festa così importante e poi la scelta di non invitare i giornalisti dell’ on-line incornicia la manifestazione d’antico.

Mentre tutto il mondo è andato verso il digitale Donzelli scegli unicamente la carta. Di tutto questo Giorgia Meloni non sa nulla. La festa è stata preparata –per così dire- da Donzelli mentre lei era impegnata in giro per il mondo. Ma da esperta qual è di Tolkien sa sempre che c’è qualche elfo pasticcione pronto a rovinare –appunto- la festa, se non lo si marca stretto.

 

 

 

 

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