"La Germania vuole far cadere il governo Meloni". Su Affari 'bomba' leghista
Il vicesegretario della Lega Crippa: "A Berlino vogliono Monti, Draghi o Schlein". Intervista
"Ottant’anni fa il governo tedesco decise di invadere gli stati con l’esercito ma gli andó male, ora finanziano l’invasione dei clandestini per destabilizzare i governi che non piacciono ai social-democratici”
"Stanno cercando di destabilizzare il governo attraverso il finanziamento delle ong per riempirci di clandestini e far scendere il consenso del centrodestra in Italia". Con queste parole il vicesegretario della Lega Andrea Crippa, intervistato da Affaritaliani.it, commenta la decisione del governo tedesco di continuare a finanziare le ong tedesche che operano nel Mar Mediterraneo e che portano i migranti sulle coste italiane.
"Io sono stato in Moldova qualche mese fa e ho scoperto che il reddito pro capite della Moldova è inferiore a quello di gran parte dei paesi del Nord Africa. Perché la Germania o nessuno a sinistra fa qualcosa per favorire l’immigrazione moldava? Evidentemente perché il moldavo in quanto europeo è affine alla nostra cultura e quindi non è congeniale al tentativo di mescolare il più possibile per diluire la nostra identità. L’immigrato africano è più funzionale al disegno e in più crea una competizione al ribasso nel mondo del lavoro che favorisce la disoccupazione dei giovani italiani creando tensione sociale", spiega Crippa.
"Ottant’anni fa il governo tedesco decise di invadere gli stati con l’esercito ma gli andó male, ora finanziano l’invasione dei clandestini per destabilizzare i governi che non piacciono ai social-democratici”. Insomma, a Berlino preferirebbero un altro governo Monti o Draghi... "Sicuramente in Germania non vogliono né Salvini né Meloni al governo e vorrebbero o un governo tecnico, Monti o Draghi o chicchessia, o di sinistra, Schlein o altri. Da come si sta comportando il governo tedesco è del tutto evidente che non vuole che in Italia governi il Centrodestra, che mette in discussione assetti ed equilibri europei. A Berlino fanno di tutto per mettere in difficoltà il governo italiano nella speranza di farlo cadere. Ma falliranno come fallirono ottant'anni fa", conclude Crippa.
"L’ambasciata fa riferimento alla dichiarazione pubblicata ieri su Affari Italiani e all’intervista del Presidente federale pubblicata sul Corriere della Sera il 20 settembre". Con queste parole l'ambasciata tedesca in Italia, contattata da Affaritaliani.it, risponde alle durissime accuse del vicesegretario della Lega Andrea Crippa.
La nota per Affaritaliani.it di ieri, 25 settembre, dell'ambasciata tedesca in Italia sul tema dei migranti:
Per il Governo Federale il tema della migrazione irregolare verso l’Europa ha grande priorità. Nel 2023 la Germania è nuovamente il Paese in Europa con il più alto numero di richieste di asilo – finora più di 210.000. Oltre all’elevato numero di rifugiati extra-europei, la Repubblica Federale di Germania ospita oltre 1 milione di cittadine e cittadini dell’Ucraina. Sono molteplici i motivi che causano l’attuale forte afflusso verso l’Europa e sono da ricercarsi soprattutto nei Paesi di origine e transito. Come sottolineato anche da rappresentanti del Governo italiano, sono poche le persone sbarcate in Italia – in media il 4% - che arrivano in Italia perché soccorse dalle navi delle ONG. La grande maggioranza viene tratta in salvo dall’annegamento grazie all’instancabile lavoro dei soccorritori statali italiani o riesce a superare la traversata per conto proprio.
Il Governo Federale continua a sostenere i provvedimenti che contribuiscono a porre termine alle morti nel Mediterraneo. Tra questi ci sono anche gli interventi dei soccorritori privati. Inoltre, nonostante gli oneri che dobbiamo sostenere noi stessi per far fronte alla forte pressione migratoria, ci dimostriamo solidali con i Paesi dell’Europa del Sud e collaboriamo, assieme all’Italia e altri Paesi dell’Ue, con grande determinazione per una riforma del Sistema Europeo Comune di Asilo e ci adoperiamo per una soluzione comune europea della questione migratoria.