"La Piazza", Ronzulli (FI): "Sì all'obbligo vaccinale, la pazienza è finita"

La vicepresidente dei senatori forzisti: "Da settembre, chi non vuole vaccinarsi deve starsene a casa"

Politica
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Licia Ronzulli, vicepresidente di Forza Italia al Senato, è intervenuta nella terza serata de “La Piazza” di affaritaliani.it

L'intervista con Angelo Perrino è partita dalle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, che gli hanno impedito di partecipare in prima persona alla kermesse di Ceglie Messapica: “Il Presidente è stato ricoverato qualche giorno fa per qualche giorno e quindi in questo momento è in convalescenza. Deve stare a riposo e quindi stasera non ha potuto partecipare. Però vi saluta. Sta bene, ha solo bisogno di qualche giorno di riposo e poi tornerà più combattivo di prima”, ha spiegato Ronzulli.

Sui rapporti altalenanti in seno al centrodestra ha detto: “Qualche tensione è fisiologica, quando nella stessa coalizione c'è chi decide di stare al governo per il bene del Paese e chi invece non vi partecipa. Rispettiamo la scelta di FDI, d'altronde era già successo col Conte I, quando la Lega era al governo, mentre FDI e FI erano fuori. È una parentesi necessaria, poi torneremo uniti e più forti che mai. Già lo siamo a queste amministrative". 

Sull'ipotesi di introdurre l'obbligo vaccinale, Ronzulli è stata molto netta: “Siamo partiti dagli operatori sanitari e francamente mi sarei aspettata più coraggio dal Governo, per imporlo anche a insegnanti e operatori sociali. Credo che si debba arrivare. Chi svolge professioni sociali, dai militari agli insegnanti, deve dare l'esempio ed essere vaccinato. La libertà va bene, ma la mia finisce dove inizia quella degli altri. Chi non si vuole vaccinare non sarà costretto, ma la pazienza è finita: da settembre chi non vuole vaccinarsi, sta a casa. Non può pensare di andare in giro ad infettare qualcuno, a partire dai nostri ragazzi a scuola, o a impedire alle attività di funzionare regolarmente. Non c'è più tempo: la scuola sta per iniziare e ci sono 186.000 insegnanti non vaccinati e altrettante cattedre che rischiano di restare vuote".