La Regina ritira la sua candidatura con il Pd per i post contro Israele

Il politico sarebbe stato candidato in Basilcata. Salvini esulta: "Meglio tardi che mai"

Politica
Condividi su:

La Regina rinuncia alla candidatura con il Pd

"Quando si ha 20 anni si esprimono e si pensano molte cose. Poi si cresce, si studia, si cambia idea. Rinuncio alla mia candidatura perché il Pd viene prima di tutto e perché questa campagna elettorale è troppo importante per essere inquinata in questo modo". Lo scrive su Twitter il segretario regionale del Pd Basilicata Raffaele La Regina, che quindi dovrebbe rinunciare alla sua candidatura nel Partito democratico. Lo stesso La Regina, questa mattina, in un altro tweet poi cancellato, aveva smentito il suo passo indietro dopo le polemiche sulle frasi contro Israele. 

Salvini: "Meglio tardi che mai"

Matteo Salvini commenta la decisione di Raffaele La Regina, il capolista del Pd in Basilicata alla Camera, che ha rinunciato alla candidatura e ha fatto un passo indietro dopo le polemiche innescate dai post su Fb sulla legittimità dello Stato di Israele. “Aveva scritto, nel corso degli anni, più di un post delirante contro Israele come questo: 'In cosa credete di più: legittimità dello Stato di Israele, alieni o al mollicato di Mauairedd? E perché proprio al mollicato?'. Frasi - afferma il leader della Lega - che hanno consentito a Raffaele La Regina di diventare una colonna del Pd in Basilicata e di correre per il Parlamento con l’applauso di Enrico Letta che lo aveva espressamente citato come esempio".

"Nella notte, La Regina ha fatto un passo indietro. Meglio tardi che mai. Grazie a chi, soprattutto sui social, ha alzato la voce per costringere il Pd a cambiare idea sul loro pupillo. Salgono così a tre, in una manciata di ore, gli addii a sinistra. Oltre a La Regina, ha rinunciato alla candidatura Francesco De Angelis e all’incarico di capo di gabinetto del sindaco di Roma, Albino Ruberti. Gli ultimi due sono stati protagonisti di una violenta lite in mezzo alla strada con minacce di morte: hanno spiegato che tutto è partito per motivi calcistici. Voi ci credete?", domanda in conclusione il leader della Lega.