La Russa: "Le donne di Kabul hanno paura e ci contattano"

Afghanistan, "il governo italiano poteva fare poco, ma non ha fatto niente"

Di Alberto Maggi
Politica
Condividi su:

"L'errore principale lo ha commesso Joe Biden, non oso immaginare che cosa sarebbe successo se a gestire così la fine della missione fosse stato Trump. Come minimo avremmo avuto cortei di sinistra in tutte le piazze italiane", afferma ad Affaritaliani.it il senatore di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa sulla svolta a Kabul con la conquista del potere da parte dei talebani. "L'errore principale è stato del presidente statunitense ma il governo italiano non ha provato a fare nulla per evitarlo, anzi ha deciso il ritiro dall'Afghanistan senza nemmeno passare dal Parlamento. Non solo, quando è tornata la Folgore in Italia c'è stato il silenzio, neanche un rappresentante del governo a ricevere i nostri soldati. L'Italia poteva fare poco, onestamente, ma il governo italiano non ha fatto niente, forse perché impaziente di chiudere questa missione che è costata la vita a 53 italiani con un lungo impegno di tanti connazionali che sono rimasti per anni lontani da casa".

Come si dovrebbe comportare l'Italia con i profughi afghani? Devono essere accolti? "Il governo deve accogliere chi ha collaborato con le nostre forze in Afghanistan, non ci sono dubbi. Mi ha contattato una donna di Kabul che si è battuta per l'emancipazione femminile e ha collaborato con i nostri militari, non si sente sicura e teme molto per la sua vita. Se una donna ha chiamato persino me, chissà quanti stanno contattando in particolare gli esponenti del governo. Dobbiamo al più presto mettere in sicurezza tutti coloro che in Afghanistan hanno collaborato con nostre forze armate. Quanto ai profughi, gli Stati Uniti di Biden, che hanno deciso questo ritiro fatto male e hanno causato il danno, devono accoglierli tutti. Penso che non sia un problema per l'America. Lo faccia", conclude l'ex ministro della Difesa.