Lampedusa, tragedia migranti: "No al rifinanziamento della missione in Libia"

Negli ultimi sei mesi sono più che raddoppiati i decessi di migranti in arrivo sulle coste italiane

(fonte Lapresse)
Politica
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Una nuova tragedia del mare agita il dibattito sul rifinanziamento della missione in Libia: almeno tre morti al largo di Lampedusa

A meno di due ore di navigazione da Lampedusa si è verificata l’ennesima tragedia dell’immigrazione: almeno tre morti, con il solito rimpallo di responsabilità. Alla fine è stata Malta a intervenire, dopo la segnalazione di Seabird, velivolo di Sea Watch, nonostante la vicinanza di diverse imbarcazioni della marina turca.

Negli ultimi sei mesi sono più che raddoppiati i decessi di migranti in arrivo sulle coste italiane, tema sul quale incombe la discussione parlamentare relativa al rifinanziamento della missione in Libia.

Tra Marina militare, guardia costiera e Gacs, sono almeno tre le polizie costiere che beneficiano degli aiuti italiani. Pressato dalla base del suo Pd, nonché dalle ONG, Enrico Letta spinge affinché il dossier sulla cooperazione tra Italia e Libia sia affidato all’Unione Europea entro sei mesi. 

“La cosiddetta guardia costiera libica compie sistematicamente atti criminali. Tortura, stupra, uccide. Collaborare con la cosiddetta guardia costiera libica significa divenire corresponsabili di quei crimini. Poco cambia se chiediamo di farlo all'Europa. Anzi, non cambia nulla”, ha scritto su Twitter Matteo Orfini.

Per richiamare l’attenzione dell’Europa, in piazza Montecitorio si sono date appuntamento oltre 100 associazioni: i manifestanti avranno gli occhi coperti da una benda bianca per simboleggiare “le autorità che si rifiutano di vedere, e che si piegano volontariamente alle barbarie e all'annullamento dei diritti umani”, spiegano gli organizzatori, tra cui figurano Medici senza frontiere, Amnesty, Open Arms, Oxfam ed Emergency. 

Per Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni sostiene una posizione di aperta contestazione: “Proprio in queste ore si sta consumando un’altra tragedia nel Mediterraneo. E nei primi sei mesi di quest'anno, rispetto al 2020, è più che raddoppiato il numero di  migranti e rifugiati morti durante il tentativo di raggiungere  l'Europa via mare. Mentre le navi delle Ong sono bloccate con mille sotterfugi dal governo italiano. Questa è la realtà con cui la politica deve misurarsi, il resto sono oscene strumentalizzazioni di politici senza scrupoli da Salvini a Meloni”.

“Voteremo contro il rifinanziamento della missione di cooperazione con la Guardia costiera libica come sempre abbiamo fatto. Non sono ammesse ipocrisie e tattiche dilatorie, il Parlamento è chiamato a scegliere se quel finanziamento alle milizie libiche debba continuare oppure no. Altre proposte o possibili soluzioni rischiano di essere dilatorie o estranee a questa vicenda. Bisogna votare contro quella missione va cancellata, ormai sono continue le occasioni in cui si dimostra che la collaborazione con la Guardia costiera libica equivale a quella con chi fa traffico di uomini, con chi cattura persone in fuga da campi di concentramento e lager libici spesso gestiti da persone che di notte fanno i trafficanti e di giorno indossano la divisa della Guardia costiera“, conclude Fratoianni.