Le richieste di Meloni all'Ue: protezione dei confini e modifiche al Pnrr

La premier sui soldi del Recovery incassa l'apertura di von der Leyen: il patto è rivedibile. Chiesto anche un debito comune europeo sull'energia

Politica

Meloni chiede all'Ue di rivedere il Recovery, von der Leyen dice sì

Il debutto di Giorgia Meloni in Europa si rivela positivo, al termine di una lunga giornata di incontri con i massimi vertici Ue a Bruxelles. Nell’incontro più delicato della sua giornata europea, la neo premier - si legge sul Corriere della Sera - chiede con «franchezza» a von der Leyen che arrivi quanto prima una risposta finanziaria comunitaria contro la speculazione nel mercato dell’energia e la crisi economica che ne deriva. La Commissione sta lavorando per presentare una proposta che stia bene a Berlino come a Parigi, a Roma come ad Amsterdam, una risposta che sia «strategica, determinata e agile», sottolinea la nostra premier, come hanno sottoscritto i capi di Stato e di governo dei 27 Paesi della Ue all’ultimo summit.

Meloni chiede risorse finanziarie e sul modello Sure, dunque con emissione di titoli di debito europei, quelli che non piacciono a Berlino ma che garantiscono denaro a costo zero o quasi. I dossier affrontati - prosegue il Corriere - sono quelli preparati da giorni: Ucraina, energia, sanzioni a Mosca, sostegno a famiglie e imprese, ma anche immigrazione, "perché la difesa dei confini esterni è ormai un principio assodato" nelle regole europee, o persino la proposta di etichettatura degli alimenti, cara alla Francia, che l’Italia vede come fumo negli occhi (manderebbe fuori mercato il nostro olio d’oliva o il nostro parmigiano, per dirne una). Grandi temi, strategici, delicati, ma anche dossier apparentemente minori. C’è anche, come previsto, l’interlocuzione sul Pnrr: la Commissione si è mostrata disponibile e si discute di eventuali modifiche.

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