Lega, Borghi: "Sfiducia a Lamorgese? Se ha i numeri la presento io"

"Altrimenti se non passa da Meloni un regalo alla ministra e al Pd". "Green Pass? Non voto la fiducia se il testo è quello del CdM". Intervista

Di Alberto Maggi
Claudio Borghi Lapresse
Politica
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"La mozione di sfiducia, come è stato nel caso del ministro Speranza, si presenta solo se ci sono buone possibilità che passi. E non ci vuole molto a capirlo, basta una riunione dei capigruppo per capire se Forza Italia e Italia Viva sono disposti a votarla. Altrimenti è solo strumentale". Con queste parole il deputato della Lega Claudio Borghi commenta con Affaritaliani.it la possibilità che Fratelli d'Italia presenti una mozione di sfiducia nei confronti della ministra dell'Interno Luciana Lamorgese. "Se si presenta una mozione di sfiducia e poi non passa, di fatto, si rafforza il ministro che si voleva mandare a casa. Mi aspetto quindi che Fratelli d'Italia, prima di presentare la sfiducia in Parlamento, verifichi con le altre forze politiche la possibilità che passi. Se venisse bocciata, Giorgia Meloni farebbe un favore a Lamorgese e anche al Pd, come fu con Speranza. Detto ciò, per tutti membri del gruppo della Lega la ministra dell'Interno è totalmente inadeguata e se ci fossero i numeri per approvare la mozione di sfiducia potrei anche proporre di presentarla insieme. Lamorgese è inadeguata al Viminale, dove la persone giusta sarebbe per me Matteo Salvini", conclude Borghi.

"NON VOTO IL GREEN PASS SE NON CAMBIA NEMMENO SE DRAGHI METTE LA FIDUCIA" - "Certo che no". Con queste parole il deputato della Lega Claudio Borghi risponde alla domanda di Affaritaliani.it se fosse pronto a votare la fiducia al governo nel caso in cui il premier Mario Draghi decidesse di mettere la fiducia sul Green Pass blindando il testo così come è uscito dal Consiglio dei Ministri. "Ricordo che i decreti sono due, e il secondo è quasi peggio del primo visto che aggiunge il tema dei trasporti, l'obbligo per gli universitari e similari. Noi come Lega abbiamo proposto 916 emendamenti sul primo provvedimento mentre sul secondo non sono ancora aperti ma ovviamente io stesso interverrò depositandone tanti, specialmente sulla scuola. Siamo dispostissimi a discutere anche su pochi emendamenti, ovviamente non su 900, e a trovare insieme modifiche mirate soprattutto per minorenni e studenti. Ci aspettiamo di essere ascoltati".

"Draghi non può certo dire 'ci sono troppi emendamenti quindi mettiamo la fiducia'", prosegue Borghi. "E' ovvio che ci deve essere un'interlocuzione ed è ovvio che noi siamo pronti a ritirare la stragrande maggioranza degli emendamenti ma solo in cambio di una discussione e di alcuni concessioni su punti importanti. Se invece il testo rimanesse esattamente quello licenziato dal Consiglio dei Ministri non potrei votare la fiducia, che sarebbe su questo provvedimento specifico", conclude.