Salvini: "Nuova rottamazione delle cartelle per 10 milioni di italiani, Giorgetti d'accordo"

"Conto che l'intera maggioranza faccia quadrato"

di redazione
Politica

Gusmeroli: "Il concordato nel primo anno di sua valenza 2024-25 ha dato scarsi risultati"

"Oggi presentiamo una proposta risolutiva" che può interessare almeno "10 milioni di italiani: ho interloquito ieri con Giorgetti su questo tema e la vediamo alla stessa maniera, c'è piena sintonia".

Così il leader della Lega Matteo Salvini in conferenza per presentare una nuova proposta di rottamazione delle cartelle. A chi gli chiede se ci sia già un accordo nella maggioranza visto che il viceministro Maurizio Leo ha puntato invece sul concordato, Salvini risponde che "Leo ha approvato lo strumento del concordato, i risultati sono nei numeri, è stato uno strumento utile ma non risolutivo". Alla rottamazione invece potrebbe esserci "una adesione del 99% conto che anche l'intera maggioranza" sia d'accordo. 

"Conto che su questo l'intera maggioranza faccia quadrato e i tempi siano spediti", ha aggiunto Salvini, presentando la proposta di legge sulla rottamazione delle cartelle, depositata a fine 2024 alla Camera e nei giorni scorsi anche al Senato.

"Gli indici di borsa possono aiureta qualcuno, ma non tutti, lo spread sui minimi - prosegue il ministro - aiuta le finanze dello Stato che può aiutare qualcuno, però il precario o la partita Iva oggi non si avvantaggiano dello spread". Per la Lega, sottolinea Salvini, "la priorità assoluta per il 2025 è una rottamazione seria e definitiva, vantaggiosa per lo Stato e utile per milioni di italiani".

La proposta, sottolinea anche il presidente della commissione Finanze del Senato Massimo Garavaglia, a Palazzo Madama è stata depositata "dal capogruppo Massimiliano Romeo appena la presidenza lo assegna alla sesta commissione (Finanze) lo calendarizziamo subito, in tempi molto rapidi si iniziano i lavori, è opportuno fare un ciclo di audizioni brevi ma intense e chiudere il testo".

"Il concordato nel primo anno di sua valenza 2024-25 ha dato scarsi risultati, saranno ancora più scarsi quelli 2026-27 quindi sul tema bisogna fare una seria riflessione, il meccanismo è sicuramente da rivedere". Così Alberto Gusmeroli nella conferenza stampa per presentare una nuova rottamazione delle cartelle con Salvini che ha sottolineato come lo strumento si sia rivelato "utile ma non risolutivo". Per la Lega si può invece forse pensare alla "flat tax incrementale sull'incremento anno per anno" come peraltro inserito "nella delega fiscale".    

Una nuova rottamazione delle cartelle per "imposte, contributi e tasse" che sono stati dichiarati ma non pagati, in "120 rate", "senza anticipo e senza sanzioni e interessi". E' la proposta di legge presentata dalla Lega in una apposita conferenza stampa, dopo che il testo è stato depositato alla Camera a novembre e ora anche al Senato.

"Si parte dalla risoluzione di tutte le criticità emerse con le vecchie rottamazioni", spiega il presidente della commissione Attività produttive della Camera Alberto Gusmeroli, sottolineando che "non può essere una colpa dichiarare e non riuscire a pagare, un momento di difficoltà capita a tutti". Con la nuova proposta, sottolinea, "lo Stato non guadagna solo il gettito della rottamazione/rateizzazione lunga ma", senza la necessità di dare anche un anticipo come nell'ultima rottamazione, secondo i leghisti, si risolve anche il nodo di "chi riesce a pagare il pregresso ma sinora non è mai riuscito a pagare il dovuto dell'anno. Serve anche per creare il gettito dell'anno, se si genera si può diminuire la tassazione a tutti".

La proposta prevede la definizione agevolata per i debiti fino al 31 dicembre 2023 con adesione entro il 30 aprile e prima rata il 31 luglio 2025, include anche "chi ha già fatto la rottamazione o chi ha perso i requisiti. Si sana col passato e si riesce a pagare l'anno in corso, grande operazione di tranquillità fiscale".

Dopo la pandemia "si va verso una normalizzazione del quadro, bisogna riaffrontare questo problema" per creare un "rapporto sano erario-contribuente, consentire all'erario di raccogliere risorse e ai contribuenti di sgravarsi di un peso", ha puntualizzato Alberto Bagnai mentre Armando Siri ha ricordato che la rottamazione "rientra nel programma di governo". La questione, ha aggiunto il sottosegretario Claudio Durigon, riguarda "sempre più anche i pensionati che hanno fatto la cessione del quinto".

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