Proroga stato d'emergenza, Letta dice sì: "Dobbiamo tenere la guardia alta"

"Appoggeremo il governo nelle scelte che farà. Se valuterà, dati alla mano, che è necessario, avrà sicuramente il nostro sostegno”

Politica
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Covid: Letta (Pd): “Stato di emergenza? Se è necessario siamo favoreli alla proroga" 

"Se per mantenere la situazione migliore rispetto agli altri Paesi europei è necessario prorogare lo stato di emergenza, noi siamo a favore della proroga”. Così il segretario del Pd Enrico Letta, a margine dell’iniziativa del gruppo dell’alleanza progressista dei democratici e dei socialisti al Parlamento Europeo, ha risposto ai giornalisti sul prolungamento della situazione emergenziale del Paese. 

“Vogliamo mantenere una situazione migliore, grazie alle regole che abbiamo applicato. Non ho alcun dubbio sul fatto che in questo momento tutti i messaggi che arrivano dal resto d'Europa ci dicono che dobbiamo tenere la guardia alta - ha aggiunto Letta - ci dicono che l'Italia, grazie a come hanno affrontato, il governo e tutto il nostro Paese, la questione pandemica, lo sforzo della campagna vaccinale in questi mesi, oggi sia in una situazione migliore rispetto agli altri Paesi europei". 

"Noi vogliamo mantenere questa situazione migliore, non vogliamo semplicemente raggiungere gli altri Paesi europei con due settimane di ritardo rispetto alla crisi che stanno vivendo. Il governo lo appoggeremo nelle scelte che farà. Se valuterà, dati alla mano, che è necessario prorogare lo stato d'emergenza, avrà sicuramente il nostro sostegno, proprio perché non vogliamo raggiungere con due settimane di ritardo gli altri Paesi nella crisi nella quale si trovano: vogliamo rimanere nella situazione migliore rispetto agli altri”, ha sottolineato il segretario del Partito democratico

Quirinale, Letta: "Sia scelta rapida e in nome dell’Europa"

Mentre sulla corsa aperta al Quirinale, ha precisato: “Credo che bisognerà dare un segnale e fare questa scelta in modo tale che sia anche una scelta rapida e credo che sì, sia una scelta che debba avvenire nel nome dell’Europa”. "Non riesco ad immaginare l’Italia con un presidente della Repubblica anti europeo - ha aggiunto Letta - quindi credo che sia fondamentale e lo do’ per scontato. Fa parte del dna del nostro Paese, fa parte del dna costituzionale del nostro Paese il fatto che l’impegno per l’Europa sia fondamentale ed uno degli elementi chiave, e sono sicuro che il nostro Paese avra’ a fine gennaio un presidente o una presidente eletto a larga maggioranza ed eletto rapidamente dalle Camere riunite in seduta comune, e non con vecchi modelli come capito’ in passato con lunghe settimane di votazione”. 

Letta: "Basta con l'Europa dei veti, basta con l'Europa dei voti tutti all'unanimità"

Sul futuro dell'Europa, Letta ha dichiarato: "Basta con l'Europa dei veti, basta con l'Europa dei voti tutti all'unanimità. Sui grandi temi, che si tratti di immigrazione, di sociale, di lavoro o di politica estera, l'Europa deve decidere a maggioranza. altrimenti siamo alla mercè di qualunque veto”. "Da Firenze vogliamo dare un grande messaggio di rilancio della conferenza sul futuro dell'Europa - ha aggiunto- in questi giorni a Firenze ci sono i panel dei cittadini europei che stanno discutendo, qui, con un metodo di democrazia partecipativa che è lo stesso che noi stiamo applicando per le nostre agorà democratiche".

"Questo metodo è fondamentale per mettere in campo nuove idee per l'Europa perché una cosa è certa: l'Europa deve andare avanti e deve andare avanti con nuove idee, e la principale, secondo me, deve essere la nascita dell'Europa della salute perché con la pandemia si è capito che senza Europa i diritti di ogni singolo cittadino, e la stessa salute di ogni singolo cittadino, è messa duramente a repentaglio". 

"In questi giorni - ha proseguito Letta - in cui a livello nazionale stiamo cercando di contrastare la nuova ondata pandemica credo a maggior ragione, e questo è il messaggio che vogliamo dare da Firenze, la conferenza sul futuro dell'Europa riesca a fare la svolta e a far nascere l'Europa della salute. E' un messaggio che voglio rivolgere anche al nostro governo, perché renda ancora più forte il suo impegno in Italia perché la conferenza sul futuro dell'Europa esca dal cono d'ombra. Dobbiamo rompere questo muro di disattenzione rispetto alla conferenza sul futuro dell'Europa”.

Letta: "Da Patto di Stabilità a Patto di sostenibilià" 

“Avere una riforma del Patto di stabilità che sia con maggiore flessibilità, che sia più su misura dei singoli paesi, che sia, io lo dico con uno slogan: passare dal Patto di stabilità al Patto di sostenibilità, nella doppia accezione di una sostenibilità ambientale e di una sostenibilità di giustizia sociale”. 

"Il Partito democratico ha cominciato un dibattito interno sulla riforma del Patto di stabilita’ e porteremo nel mese di febbraio questo dibattito con una proposta che uscira’ dal Pd, e questa proposta la discuteremo con tutti i nostri partner europei, con gli altri partiti europei, con gli altri partiti italiani, discuteremo con il governo, con le parti sociali, con i rappresentanti delle forze sociali, con il mondo accademico - ha aggiunto Letta - l’anno 2022 sarà l’anno in cui la riforma del Patto di stabilità sarà ’probabilmente il più grosso dibattito e la questione più importante che avremmo.

"Non dimentichiamoci che in questi 20 anni la questione Patto di stabilita’ è stata determinante nel bene e nel male. Nel male quando il Patto di stabilità ha giocato contro l’Italia, e nel bene, quando la sua sospensione l’anno scorso ha consentito al nostro Paese di uscire dalla crisi pandemica. Quindi per noi il patto di stabilità sarà il grande tema del 2022 e siccome siamo partito di governo, siamo a livello europeo nelle istituzioni ed abbiamo intenzione di candidarci a governare l’Italia nella prossima legislatura, la prossima legislatura sarà determinata dalle regole che decideremo a livello europeo l’anno prossimo, quindi per noi sarà ovviamente una questione fondamentale”. 

"I cittadini e non i governi siano il cuore dell'Europa". Per Letta "è un errore considerare il Consiglio europeo il cuore dell'Europa. Come Pd e come gruppo socialista all'Europarlamento lavoriamo perchè la Conferenza per il futuro dell'Europa passa essere un successo, ma non finora non lo è stato. Non ci sarà successo, se non c'è una grande pressione dell'opinione pubblica".