Liste Pd, il caso Franceschini: il ferrarese è stato catapultato a Napoli

Malumori tra i militanti locali, costretti a far posto ad esterni piovuti dall'alto che non conoscono il territorio. Il piemontese Fassino finisce in Veneto

Politica
Condividi su:

Liste Pd, i "paracaduti" di Letta ai big scatena i malumori nei territori

Il Pd è nel caos dopo le scelte fatte da Letta per le liste in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Molti i delusi. Il sottosegretario Vincenzo Amendola rifiuta il terzo posto nella proporzionale a Napoli per il Senato. Alessia Morani rifiuta la candidatura a Pesaro. Esclusa l’ex ministra Valeria Fedeli e Fausto Raciti. Fuori anche il renziano Luca Lotti che non le manda a dire al suo segretario: "La sua è solo una scelta politica". Ma si registrano malumori anche tra gli esclusi e soprattutto nei circoli locali, che avevano pregato il segretario di non calare dall’alto nomi provenienti dall’altra parte dell'Italia. Letta, nel comporre le liste del Pd ha distribuito gli zaini per un lancio sicuro a due dozzine di big, con l’obiettivo di blindarne l’ingresso in Parlamento. Ma questi "paracaduti" - si legge sul Fatto Quotidiano - li hanno fatti fiondare su territori a loro quasi ignoti a causa della diversa provenienza. E' il caso ad esempio del ministro ferrarese Dario Franceschini capapultato addirittura in Campania e costretto a fare buon viso a cattivo gioco: "Un orgoglio essere il capolista del Pd a Napoli - ha twittato ieri postando una cartolina del golfo - Cercherò di essere la voce al Senato di questa terra straordinaria".

Scontata - prosegue il Fatto sarà pure l’elezione di Roberto Speranza in quota Articolo 1. L’accordo tra i due partiti prevede una lista comune, ergo i (pochi) posti garantiti agli alleati devono essere blindati. Uno di questi è per il ministro della Salute, potentino e capolista alla Camera a Napoli. E Piero Fassino? Altro big del partito che i retroscena avevano spedito in giro per l’Italia, ha trovato collocazione nel Veneto. Sarà il secondo nome nel listino proporzionale nella circoscrizione Veneto 1, lui che è piemontese doc e l’ultima volta era stato eletto in Emilia-Romagna. Tra i nomi che gli elettori troveranno sulla scheda c’è quello di Laura Boldrini, nata a Macerata e cresciuta a Jesi, nelle Marche. L’ex presidente della Camera guiderà il listino per la Camera nel collegio che comprende Arezzo, Livorno, Siena e Grosseto.